Confagricoltura Alessandria
29-07-2020
L’impatto dell’emergenza coronavirus sui sistemi zootecnici italiani. Cambiano consumi e metodi di lavoro
L’impatto dell’emergenza coronavirus sui sistemi zootecnici italiani. Cambiano consumi e metodi di lavoro

L’impatto dell’emergenza coronavirus sui sistemi zootecnici italiani. Cambiano consumi e metodi di lavoro

Gli scenari economici attesi come conseguenza della crisi attuale collegata alla pandemia SARS-CoV-2 e delle misure di contenimento prese sono già oggetto di numerose analisi da parte delle istituzioni preposte e delineano una situazione di forte riduzione del PIL almeno per i prossimi due anni.

Tutto ciò sta causando e causerà la peggiore recessione economica globale dalla Seconda guerra mondiale a oggi. Se gli effetti della pandemia SARS-CoV-2 sul macrosettore delle produzioni animali possono essere valutati in base alle informazioni provenienti dai canali di mercato della grande distribuzione organizzata, va però tenuto presente che una quota importante del comparto è articolata in realtà con forte radicamento locale. A tale riguardo possono essere ricordate le numerose produzioni DOP e IGP, talvolta basate su pochi produttori e trasformatori, con canali di mercato diversificati e non sempre tracciabili con la sopra citata fonte.

In questo contesto è evidente la necessità che i decisori politici possano disporre di pareri tecnico-scientifici che consentano loro di individuare gli strumenti più efficaci per aiutare gli allevatori e massimizzare gli effetti degli sforzi economici al fine di riportare il settore verso la normalità. Tale necessità è tanto più evidente dal momento che si moltiplicano pareri, spesso pittoreschi e privi di fondamento tecnico-scientifico, che delineano soluzioni tecniche poco praticabili le quali, in mancanza di alternative, potrebbero far perdere di efficacia gli interventi messi in campo dal decisore politico.

L’Accademia dei Georgofili e l’ASPA hanno elaborato un documento su “Impatto dell’emergenza coronavirus sui sistemi zootecnici italiani”, con l’obiettivo di individuare le principali criticità che affliggono le aziende in questa complessa fase, delineando così gli itinerari tecnici verso i quali i ministeri preposti e le regioni dovrebbero indirizzare gli sforzi per garantirne il pieno accesso o la rimozione di eventuali impedimenti, inclusa la necessità di promuovere azioni di trasferimento di innovazione. Tali pareri sarebbero utili per fare chiarezza sul ruolo delle attività zootecniche nel garantire la salute e il benessere della società.

Il blocco della mobilità dei cittadini imposto dal lockdown ha azzerato i consumi dei prodotti di origine animale nei settori Ho.Re.Ca (Hotel, Restaurant, Catering). Esempi sono la carne bovina (tagli di prima qualità), le mozzarelle per le pizzerie, le carni preparate per dönerkebab (tacchino, vitello, pollo), il pesce crudo per sushibar. Una forte diminuzione dei consumi si è anche registrata per le carni consumate negli agriturismi (carni per grigliata mista, coniglio, agnello) e per i prodotti commercializzati nei mercatini, anche in quelli a km zero. Si è inoltre verificato anche un calo dei consumi di latte fresco e di panna destinati ai bar e alle gelaterie.

I consumi delle famiglie si sono sostanzialmente mantenuti, anche se con dei cambiamenti del paniere: ad esempio è calato il consumo di latte e formaggi freschi (-30%) a favore del latte UHT e dei formaggi stagionati. In tal senso sono confortanti i dati riguardanti i volumi di vendita di Parmigiano Reggiano e Grana Padano che, almeno nella prima fase della pandemia, hanno riassorbito le flessioni dovute al blocco dei canali Ho.Re.Ca. A causa del lockdown e della forzata permanenza a casa, si è registrato un aumento dei consumi dei prodotti di origine animale destinati al consumo casalingo quali latte (soprattutto latte UHT a causa della ridotta frequenza con cui si fa la spesa), burro (per dolci casalinghi), uova, affettati e salumi confezionati, formaggi (tipologia variabile a seconda della zona), hamburger, carne macinata, pollo. Nel complesso si è reg

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