Venerdì 19 marzo scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge “Sostegni”.
Venerdì 19 marzo scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge “Sostegni”.
Scopo del provvedimento è potenziare gli strumenti di contrasto alla diffusione del contagio da COVID-19 e contenere l’impatto sociale ed economico delle misure di prevenzione adottate, impiegando i 32 miliardi di euro dello scostamento di bilancio autorizzato dal Parlamento nel gennaio scorso.
Di questi, circa 11 miliardi sono destinati alle imprese e ai professionisti maggiormente danneggiati dalle chiusure predisposte negli ultimi tre mesi. Quasi 5 miliardi andranno invece al piano vaccini. Il decreto, che dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni, è stato assegnato al Senato, dov’è in discussione alla Commissione Bilancio.
Di seguito una breve sintesi del provvedimento. Per quanto riguarda il settore agricolo sono previsti:
v un nuovo esonero contributivo per il mese di gennaio 2021;
v l’ulteriore finanziamento di 150 milioni del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (totale 300 milioni);
v il rifinanziamento della CISOA.
Gli interventi previsti si articolano in 5 ambiti principali:
1) sostegno alle imprese e agli operatori del terzo settore;
2) lavoro e contrasto alla povertà;
3) salute e sicurezza;
4) sostegno agli enti territoriali;
5) ulteriori interventi settoriali.
Si prevede un contributo a fondo perduto per i soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore, senza più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate. Per tali interventi, lo stanziamento complessivo ammonta a oltre 11 miliardi di euro.
Potranno presentare richiesta per questi sostegni i soggetti che abbiano subito un calo del fatturato 2020 pari ad almeno il 30% rispetto al fatturato 2019; il contributo è parametrato alla differenza tra il fatturato medio mensile del 2019 e il fatturato medio mensile del 2020. Il nuovo meccanismo ammette le imprese con ricavi fino a 10 milioni di euro, a fronte del precedente limite di 5 milioni di euro e prevede un contributo minimo di euro 1.000 per le ditte individuale e euro 2.000 per le società,
Un’indennità una tantum per i lavoratori stagionali e dello spettacolo (senza partita Iva) di 2.400 euro.
Per il sostegno alle attività d’impresa di specifici settori, sono inoltre previsti:
v un fondo per il turismo invernale;
v l’aumento da 1 a 2,5 miliardi dello stanziamento per il Fondo per l’esonero dai contributi
previdenziali per autonomi e professionisti;
v la proroga del periodo di sospensione delle attività dell'agente della riscossione fino al 30 aprile 2021.
Per il sostegno alle imprese, è inoltre previsto un intervento diretto a ridurre i costi delle bollette elettriche.
Lavoro e contrasto alla povertà
Il decreto prevede:
v la proroga del blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno 2021;
v la proroga della Cassa integrazione guadagni;
v il rifinanziamento, per 400 milioni di euro, del Fondo sociale per occupazione e formazione;
v una indennità di 2.400 euro per i lavoratori stagionali e a tempo determinato e di importo variabile tra i 1.200 e i 3.600 euro per i lavoratori sportivi;
v il rifinanziamento nella misura di 1 miliardo di euro, del fondo per il Reddito di Cittadinanza, al fine di tenere conto dell’aumento delle domande;
v il rinnovo, per ulteriori tre mensilità, del Reddito di emergenza e l’ampliamento della platea dei potenziali be