Esattamente 20 anni fa, il 30 marzo 2001, veniva approvata dal Parlamento la Legge n. 152
Esattamente 20 anni fa, il 30 marzo 2001, veniva approvata dal Parlamento la Legge n. 152, che regola ancora oggi l’attività degli Istituti di Patronato.
La Legge centocinquantaduerappresenta il più recente intervento di armonizzazione legislativa di un sistema, quello dei patronati, nato con le primordiali forme di autotutela lavoristica e nel quale, nel corso dei decenni, ogni cittadino ha potuto trovare adeguata risposta in termini di tutela ed esigibilità dei diritti sociali previsti dal nostro ordinamento.
Tuttavia, in questi 20 anni la realtà sociale, economica e demografica del Paese è profondamente cambiata e questa normativa non fotografa più, da tempo, le funzioni che i Patronati svolgono; rispetto al 30 marzo 2001, diverse sono le esigenze e le istanze che i cittadini avanzano – in materia previdenziale, assistenziale e non solo – ed a cui anche il nostro Patronato ENAPA ha sempre dato risposta, adattandosi alle mutate esigenze, pur dovendosi muovere all’interno di un impianto legislativo sempre meno aderente alla realtà operativa.
Diversa, rispetto all’anno 2001, è anche l’operatività a cui siamo chiamati. Alla stratificazione della normativa previdenziale e assistenziale degli ultimi decenni, si aggiungono le incessanti innovazioni delle infrastrutture tecnologiche, da tempo ormai alla base del colloquio con la pubblica amministrazione e con gli enti erogatori delle prestazioni sociali, INPS in primis.
Due elementi che comportano, continuamente, la necessità di informare e guidare tutti i cittadini nel loro accesso al sistema di welfare.
A fronte della repentina capacità di adattamento dimostrata dai patronati, negli anni più recenti il legislatore ha, da un lato, introdotto timidi e poco incisivi elementi di novità nella ventennale Legge n. 152/2001 e, dall’altro, ha operato continue rivisitazioni al ribasso nel sistema di finanziamento disciplinato dalla medesima legge.
La combinazione tra la crescente mole di attività gestita dai patronati e il contestuale, costante, depauperamento del loro sistema di finanziamento, fa sì che la ricorrenza che ci apprestiamo a ricordare assuma contorni davvero preoccupanti, che rischiano di compromettere l’architettura complessiva e la tenuta di un sistema sul quale si basa il riconoscimento delle tutele predisposte dal nostro sistema di welfare per i cittadini.
In questa fase, tuttora in corso, segnata dall’emergenza sanitaria da Covid-19, anche il nostro Patronato ENAPA ha continuato a rappresentare, per gli agricoltori, così come per tutte le altre categorie sociali, nonché per la pubblica amministrazione, un solido punto di riferimento, anche fisico e tangibile, per l’assistenza e la consulenza relative alle numerose misure introdotte dal Governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria.
Per l’intero periodo di emergenza, tutti i Patronati sono rimasti aperti al pubblico (sopportando notevoli costi, economici, organizzativi ed umani), così come il nostro ENAPA, offrendo assistenza ed orientamento ai cittadini in un momento di particolare fragilità e nel quale, invece, la Pubblica Amministrazione ha chiuso le porte delle proprie Sedi territoriali.
Questo contesto da ultimo affermatosi, pone ulteriori elementi di criticità in un sistema che già soffre, tra l’altro, di patologici ritardi di vario genere e che non stiamo qui a ricordare, in quanto noti a tutti gli operatori del sistema.
Tuttavia, pure nelle contraddizioni sopra indicate, nell’anno della ricorrenza della Legge 152, nel quale si registra purtroppo il perdurare dell’emergenza sanitaria, il nostro impegno e sostegno verso i cittadini non verranno certamente meno.