Si riportano le principali novità della settimana parlamentare
Governo
Il Consiglio dei Ministri che si è riunito questa settimana, ha approvato il Documento di economia e finanza (DEF) 2021, nonché la Relazione al Parlamento da presentare alle Camere ai fini dell'autorizzazione dell'aggiornamento del piano di rientro verso l'Obiettivo di medio termine (OMT). Con la relazione, il Governo richiede quindi l'autorizzazione al Parlamento al ricorso all’indebitamento per l'anno 2021 di 40 miliardi di euro e di circa 6 miliardi di euro medi annui per il periodo 2022-2033, principalmente finalizzati a finanziare spese per investimenti pubblici.
In sintesi, è la legge 243 del 2012 a prevedere che, al verificarsi di eventi eccezionali e sentita la Commissione Europea, il Governo possa sottoporre all’autorizzazione parlamentare una relazione, da approvare a maggioranza assoluta, con cui vengono aggiornati gli obiettivi programmatici di finanza pubblica, la durata e la misura dello scostamento, le finalità alle quali destinare le risorse così disponibili e il relativo nuovo piano di rientro verso l’obiettivo programmatico.
Dato il miglioramento dei dati relativi alla diffusione dei contagi e l’accelerazione che ha conosciuto il ritmo delle vaccinazioni anti Covid-19, il Governo ritiene che l’obiettivo di vaccinare l’80 per cento della popolazione entro l’autunno sia realizzabile. Si prevede dunque che il quadro economico tenderà al miglioramento a partire già dal trimestre in corso; il Governo ritiene pertanto necessario che al forte stimolo al rilancio dell’economia che sarà fornito, nel medio termine, dal PNRR si accompagnino interventi immediati di sostegno e rilancio che anticipino l’avvio della ripresa.
L’esperienza del terzo trimestre del 2020 dimostra, infatti, che il rimbalzo del PIL può essere molto forte non appena i contagi calano in misura significativa e la vita sociale, economica e culturale si riavvicina alla normalità. Tuttavia, la seconda e la terza ondata dell’epidemia e le relative fasi di contenimento sono durate più a lungo di quanto previsto a inizio anno, quando il precedente Governo ha richiesto alle Camere l’autorizzazione allo scostamento con il quale sono state finanziate le misure del decreto-legge ‘Sostegni’ (n. 41 del marzo 2021). Appare, quindi, necessario fornire alle imprese e alle fasce della popolazione maggiormente colpite dalla crisi ulteriori sostegni, sia attraverso la copertura di alcuni costi fissi, sia favorendo l’accesso alla liquidita? e potenziando gli incentivi alla ricapitalizzazione.
Con il prossimo intervento normativo continueranno e verranno rafforzati gli interventi di sostegno alle imprese colpite dalla crisi da Covid-19 e saranno previste misure di riduzione dei costi fissi e interventi volti a favorire il credito e la concessione di liquidita? delle imprese. Saranno inoltre previsti ulteriori interventi per i lavoratori e le famiglie in condizioni di maggior disagio, nonché nuove misure a favore dei giovani e proseguiranno le politiche di sostegno alle fasce più deboli e gli interventi a favore del trasporto locale. Alla luce di tali considerazioni, il programma europeo di sostegno all’economia “NGEU” costituisce una occasione da non perdere. Il Governo ritiene, anzi, utile rafforzare tale programma attraverso la previsione, a carico di risorse nazionali, di un Piano complementare per i progetti presentati dalle amministrazioni nell’ambito del PNRR, che, seppur riconosciuti prioritari, risultano eccedere l’ammontare complessivo delle risorse destinate all’Italia. Saranno, inoltre, stanziate risorse aggiuntive per gli investimenti addizionali da realizzare nelle aree svantaggiate del Paese (FSC).