L’Italia, dopo la Germania e la Romania, è il Paese Ue che nel 2019 ha analizzato più campioni
L’Italia, dopo la Germania e la Romania, è il Paese Ue che nel 2019 ha analizzato più campioni nell’ambito del programma coordinato europeo per verificare la presenza di residui di pesticidi. Emerge dal rapporto Efsa sul primo anno di applicazione del piano triennale, che ha analizzato campioni raccolti casualmente da 12 prodotti alimentari (mele, cavoli, lattuga, pesche, spinaci, fragole, pomodori, chicchi di avena, chicchi d'orzo, vino, latte vaccino e grasso di suino).
I controlli previsti dal piano Ue si sommano a quelli nazionali per un totale di 11.500 campioni analizzati. Il 62,6% sono privi di residui, una percentuale più alta del dato europeo (Ue a 27 più Regno Unito, Norvegia e Islanda), che si attesta al 53%. Il 36,2% presenta residui al di sotto dei limiti e l’1,1% non è conforme.
fonte: www.ansa.it