Giovedì 1° luglio il primo appuntamento di approfondimento delle idee contenute nel manifesto di Universal Robots
Giovedì 1° luglio il primo appuntamento di approfondimento delle idee contenute nel manifesto di Universal Robots. Insieme a Lorna Vatta, direttrice esecutiva del Centro di Competenza Artes 4.0, Antonio Romeo direttore Dintec, consorzio per l’innovazione tecnologica nato da Unioncamere ed ENEA, e Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, si metteranno in campo azioni e strumenti per rendere possibile l’implementazione della robotica collaborativa anche in ambito extra manifatturiero, a partire dal settore agricolo
Torino, 23 giugno 2021 – “Dare gambe alle idee”, questo l’obiettivo con cui si era conclusa, lo scorso 14 aprile, la presentazione del manifesto redatto da Universal Robots insieme a 12 dei maggiori esperti di robotica del Paese. Fornire azioni e strumenti per rendere concrete e attuabili le idee contenute nella Carta chiamando in causa nuovi stakeholder, ciascuno rappresentativo di un settore economico.
Giovedì 1° luglio sarà quindi la volta dell’idea avanzata da Lorna Vatta, direttrice esecutiva di Artes 4.0, che all’interno della Carta aveva espresso l’auspicio di vedere tutto il portato di innovazione ed efficienza della robotica collaborativa, applicato anche al di fuori della fabbrica, a esempio in ambito agricolo, edilizio, medicale.
«Con la nascita della robotica collaborativa è nato un nuovo modo di pensare l’automazione, che l’ha liberata da tanti vincoli, aprendo un mondo di opportunità – commenta Lorna Vatta, direttrice esecutiva del Competence Center Artes 4.0. Le nuove tecniche di intelligenza artificiale puntano a facilitarne e migliorarne l’interazione sociale con le persone. I cobot sono ormai disponibili per aggiungere valore in tanti settori dell’economia e non solo in ambito industrial: si avviano a diventare nostri compagni di viaggio verso il futuro in sanità, edilizia, turismo, agricoltura. Ci assisteranno per attività pericolose, di assistenza, oppure per noi noiose».
Ed è proprio grazie alla semplicità di programmazione, alla sicurezza intrinseca e alla flessibilità che li contraddistingue che i cobot potranno trovare applicazione anche al di fuori della tradizionale manifattura.
«A oltre cinque anni dal varo delle prime iniziative a sostegno della transizione digitale – commenta Antonio Romeo direttore DINTEC - nel nostro paese esiste ancora un numero elevato di micro, piccole e medie imprese che fa fatica a comprendere la portata della rivoluzione 4.0 e i vantaggi competitivi legati all’introduzione delle tecnologie abilitanti e dei nuovi modelli di business. Da quanto emerge dai dati raccolti dall’Osservatorio dei PID- Punti Impresa Digitale delle Camere di commercio, negli ultimi 3 anni meno del 12% delle imprese del settore manifatturiero ha investito nella robotica; questo dato scende a meno del 3 % se si considerano altri settori produttivi, come l’agricoltura e il commercio. Diffondere la consapevolezza e le opportunità offerte dal 4.0 in tutti i comparti del tessuto produttivo italiano è l’obiettivo primario dell’azione dei PID»
L’agricoltura italiana un settore fondante della nostra economia e alla base di alcune delle nostre principali eccellenze, che vantaggio potrebbe trarre da un’introduzione ragionata e sistematica di soluzioni di automazione nel proprio modello produttivo? È uno degli obiettivi dell’evento del 1° luglio fornire una roadmap per sostenere la crescita di questo imprescindibile settore della nostra economia.
«Il settore primario - osserva Massimiliano Giansanti, presidente