Nel tardo pomeriggio di mercoledì 20 ottobre a Palazzo Robellini ad Acqui Terme si è svolto il consiglio di zona “aperto” di Acqui Terme – Ovada.
Nel tardo pomeriggio di mercoledì 20 ottobre a Palazzo Robellini ad Acqui Terme si è svolto il Consiglio di Zona “aperto” di Acqui Terme – Ovada.
All’incontro erano presenti il presidente provinciale di Confagricoltura Luca Brondelli di Brondello, il vice presidente provinciale Franco Priarone, il presidente di Zona Alessandro Boido con i consiglieri, il direttore provinciale Cristina Bagnasco, il direttore di Zona Matteo Ferro, il responsabile sindacale di Confagricoltura Alessandria Mario Rendina e un nutrito numero di agricoltori associati.
I Consigli di Zona aperti a tutti i soci rappresentano un momento aggregativo e consultivo fortemente voluto dal presidente Brondelli e dal comitato di presidenza proprio per incontrare i soci delle Zone dopo il lungo periodo di forzato distacco dovuto alla pandemia di Covid che ha fra l’altro obbligato a riunioni solo virtuali senza la partecipazione in presenza degli associati. Questo incontro ha fatto seguito a quello organizzato nella Zona di Tortona e sarà a sua volta seguito da altri appuntamenti da effettuarsi in tutte le zone della provincia.
Gli argomenti trattati durante l’incontro sono stati vari e di grande interesse e attualità, si è diffusamente parlato della vendemmia appena trascorsa con un’approfondita analisi dei settori “Bracchetto” e “Moscato D’Asti” che ha interessato tutti i presenti e generato un vivace dibattito con interventi sul prezzo dei prodotti e sulla grande preoccupazione legata alle più diffuse patologie della vite quali il Mal dell’Esca e la Flavescenza Dorata in continua crescita anche a causa della mancata gestione delle aree abbandonate, oltre alla Popillia japonica che sempre più si avvicina al nostro areale.
Si è discusso anche, con altrettanto interesse e preoccupazione, degli ungulati, la cui presenza è divenuta così diffusa nell’area da interessare tutte le coltivazioni compromettendone spesso il risultato economico.
La richiesta unanime di tutti gli intervenuti su questo argomento è da sempre quella di adottare interventi risolutivi per il contenimento di questi dannosissimi animali.
Si è discusso infine dell’andamento e dell’organizzazione interna degli Uffici della Zona di Acqui Terme-Ovada, alla luce anche delle recenti dimissioni di dipendenti che hanno fatto altre scelte lavorative.
Il Presidente provinciale e il direttore Bagnasco hanno osservato come ogni mutamento nell’organigramma degli uffici generi comprensibilmente qualche preoccupazione negli associati, ma hanno ribadito che le opportune sostituzioni sono già avvenute con il ricorso a valide figure professionali che saranno comunque affiancate, come di prassi nella nostra organizzazione, dai responsabili dei vari servizi interessati con scambio continuo di informazioni con i colleghi più esperti a livello provinciale. Questa operatività, che solo un’organizzazione forte e radicata sul territorio può offrire, garantirà il mantenimento dell’alto livello qualitativo offerto da sempre dalla Confagricoltura ai propri associati.
Il Consiglio di Zona si è concluso con l’auspicio e la richiesta da parte dei convenuti di ripetere tali incontri. Il presidente di zona Alessandro Boido, unitamente ai Consiglieri e al presidente provinciale Luca Brondelli hanno ricevuto con molto piacere tale invito che certamente verrà accolto con l’organizzazione di prossimi incontri.