Gli allevatori trovano qui ciò che hanno sempre trovato. Cremona si conferma, anche quest’anno, grazie all'ampia presenza
«Gli allevatori trovano qui ciò che hanno sempre trovato. Cremona si conferma, anche quest’anno, grazie all'ampia presenza di imprenditori fortemente interessati al futuro di questo comparto, la capitale della zootecnia italiana». Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, intervenendo oggi all’inaugurazione delle 'Fiere Zootecniche di Cremona', da sempre l’occasione di confronto per gli operatori professionali del settore e osservatorio privilegiato su uno dei comparti fondamentali dell'agroalimentare nazionale.
La ripartenza, dopo la pandemia, di un evento di riferimento così importante per la zootecnia europea è già segnato dai risultati: 450 capi bovini iscritti alla rassegna e un programma ricco d’iniziative per l’unica manifestazione internazionale dedicata al mondo del latte.
Di particolare rilievo il focus di oggi sull’allevamento suinicolo. Il 27 il presidente di Confagricoltura interverrà al forum “Towards the new European Green Deal - Il ruolo dell’agrozootecnia tra nutrizione, sostenibilità e modelli produttivi”; lo stesso giorno anche il dibattito su “Sostenibilità ambientale degli allevamenti avicoli tecnologicamente avanzati” e il convegno “Filiere intelligenti lattiero casearie: per una produzione sostenibile”, organizzato dai Giovani di Confagricoltura – Anga Cremona.
Domenica 28, “Sviluppi genetici innovativi per la zootecnia: un passo decisivo per il miglioramento genetico” renderà protagonista la vacca da latte. Nell’occasione sarà presentata Fris.Ital.I. che aspira a divenire il secondo ente selezionatore della Frisona italiana. In fiera, infine, la Libera Associazione Agricoltori Cremonesi illlustrerà “Latte.News”, il progetto editoriale che intende costruire uno storytelling positivo intorno al latte.