Nella riunione del 2 marzo scorso La Conferenza Stato Regioni ha raggiunto l’intesa su alcuni provvedimenti di interesse
Nella riunione del 2 marzo scorso La Conferenza Stato Regioni ha raggiunto l’intesa su alcuni provvedimenti di interesse per il settore agricolo che richiamiamo sinteticamente di seguito.
- Riguardo al decreto del Ministro della salute concernente il sistema di identificazione e registrazione (I&R) degli animali, la Conferenza ha definito lo schema di manuale operativo per l’Identificazione e Registrazione dei capi allevati, con modifiche al testo precedente per i bovini e gli ovicaprini.
- Le Regioni hanno formulato alcune proposte di modifica allo schema di decreto del Ministro dell’agricoltura, recante “Disciplina del regime di condizionalità e dei requisiti minimi pertinenti relativi all’uso di prodotti fertilizzanti e fitosanitari e al benessere degli animali”. Si tratta di un rilevante provvedimento che integra quelli già emanati necessari per la implementazione della riforma della PAC in Italia.
- E’ stata sancita l’intesa sullo schema di decreto interministeriale recante i criteri, le modalità e le procedure per l’attuazione degli interventi per la creazione e il consolidamento dei distretti del cibo.
- Sono stati designati i quattro rappresentanti regionali, tra cui la dott.ssa Giulia Barucco della Regione Piemonte, nel Comitato di indirizzo e monitoraggio per il coordinamento delle attività relative al Programma Nazionale a favore del settore apistico, che coordinerà le attività relative al Programma Nazionale di interventi previsto dal decreto del novembre scorso.
Nel corso della Conferenza è stata data anche l’informativa circa l’emanazione del Decreto 7 febbraio 2023 che sposta, limitatamente alla campagna 2022/2023, il termine per la definizione della graduatoria di ammissibilità delle domande di aiuto per la misura investimenti dal 15 febbraio 2023 al 1° marzo 2023 e quella sullo schema di decreto per la rettifica del provvedimento del 29 aprile 2022, recante ripartizione del «Fondo di parte capitale per gli interventi strutturali e funzionali in materia di biosicurezza»”.
Si tratta della modifica che era stata richiesta da Confagricoltura relativa ad un errore riportato nel testo del decreto dell’aprile scorso, che prevedeva un riferimento al regolamento del regime “de minimis” non agricolo (Reg. n. 1407/2013). Riferimento evidentemente errato in quanto gli aiuti sono indirizzati agli allevamenti suinicoli.