In occasione dell’evento “Le donne unite per l’acqua”, che si è tenuto a Palazzo della Valle, le associazioni femminili che fanno capo a Confagricoltura
In occasione dell’evento “Le donne unite per l’acqua”, che si è tenuto a Palazzo della Valle, le associazioni femminili che fanno capo a Confagricoltura (Confagricoltura Donna, Donne & Riso, Donne dell’Olio, Le donne dell’Ortofrutta e Le Donne del Vino), si sono riunite per proporre, seguendo esigenze dei territori e produttive, un documento unitario sul problema dei cambiamenti climatici da presentare alle Istituzioni.
Manutenzione dei bacini e risposte programmatiche in grado di introdurre misure stabili di resilienza e adattamento, monitorando il territorio per calcolare le diverse esigenze, coinvolgendo le associazioni imprenditoriali, a partire da quelle del comparto agricolo. Queste, in sintesi, le richieste delle imprenditrici, che evidenziano come la carenza nella gestione delle acque coinvolga anche le aziende condotte da donne.
Le imprese femminili attive in agricoltura sono 256.815. Di queste – secondo le analisi del Centro studi di Confagricoltura - mostrano particolare dinamismo quelle impegnate nelle società di capitali e di persone, che rappresentano il 28,2% del totale, in particolare nella fascia di età 18/29 anni raggiungono il 33,76% a dimostrazione dell’acquisita consapevolezza dell’importanza di costruire reti al femminile.
Oggi il 31,5 % dei capi d’azienda agricola è donna, con la percentuale più alta (40%) in Molise, dove nel 2000 rappresentavano solo il 25,8% del totale.
Per Confagricoltura Donna Alessandria era presente la presidente Michela Marenco, la presidente regionale e presidente di Confagricoltura Alessandria Paola Sacco, la professoressa Maria Luisa Ricotti, che è stata tra le relatrici del convegno, Francesca Poggio che è anche vice presidente vicaria per l'Associazione Donne del Vino. Presente anche il componente di giunta nazionale Luca Brondelli di Brondello.