Confagricoltura Alessandria
18-12-2023
Sicurezza alimentare: la riconoscenza del Presidente Mattarella al mondo dell'agricoltura

Permettetemi di cogliere questa occasione per esprimere la riconoscenza della Repubblica al mondo dell’agricoltura che, durante la crisi della pandemia non ha mai cessato, neppure per un momento

Sicurezza alimentare: la riconoscenza del Presidente Mattarella al mondo dell'agricoltura

Sicurezza alimentare: la riconoscenza del Presidente Mattarella al mondo dell'agricoltura

“Permettetemi di cogliere questa occasione per esprimere la riconoscenza della Repubblica al mondo dell’agricoltura che, durante la crisi della pandemia non ha mai cessato, neppure per un momento, di nutrire il Paese. Gli agricoltori, al pari di altre categorie benemerite, hanno consentito a un Paese ferito di rialzarsi e riprendere il suo percorso”. E’ uno dei passaggi del discorso del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla recente assemblea di Confagricoltura. Nella fase iniziale dell’emergenza sanitaria, gli scaffali vuoti avrebbero senz’altro innescato tensioni sociali. La sicurezza alimentare può essere considerata alla stregua di un bene di rilevanza pubblica.

 

Nei giorni scorsi - ricorda Confagricoltura - il tema è stato affrontato anche dal commissario UE all’Agricoltura, Janusz Wojciechowski, nel suo intervento di apertura della Conferenza, a Bruxelles, sulle prospettive agricole. “La sicurezza alimentare – ha detto – è il fondamento della società”. Nonostante i contraccolpi economici della pandemia, dell’aggressione russa all’Ucraina e degli eventi climatici estremi, “i nostri agricoltori sono riusciti a garantire un approvvigionamento alimentare sicuro”. In più, l’Unione europea “ha una grande responsabilità nella salvaguardia della sicurezza alimentare globale. Il nostro ruolo di esportatori di prodotti destinati all’alimentazione è vitale”.

 

Nel seguito del suo intervento, però, - evidenzia Confagricoltura - il commissario non si è soffermato su quelle che sono le condizioni imprescindibili per assicurare la continuità e l’efficienza dei processi produttivi in linea con la domanda dei consumatori. Ha fatto un riferimento a “un ritorno economico positivo e stabile” e all’insufficiente dotazione finanziaria della riserva di crisi della Politica agricola comune (PAC) che ammonta a 450 milioni di euro l’anno. Il 2024 deve ancora iniziare e oltre 50 milioni di euro sono già stati mobilitati a sostegno degli agricoltori greci e sloveni, a fronte dei danni provocati dalle inondazioni estive. La sicurezza alimentare richiede ben altre condizioni. In sintesi: imprese efficienti e competitive che producono per il mercato e per rifornire le industrie di trasformazione. Imprese efficienti e competitive in grado di investire per far salire, grazie alle innovazioni tecnologiche, la sostenibilità ambientale, riducendo in primo luogo la pressione sulle risorse naturali.

 

La PAC in vigore dall’inizio del 2023 è chiaramente inadeguata rispetto alle sfide che l’agricoltura è chiamata ad affrontare, continuando a garantire la sicurezza alimentare. Riconoscere questo vistoso limite e iniziare a ragionare sulle scelte di fondo più idonee per il futuro sarebbe già un ottimo risultato per il dialogo strategico, che partirà a gennaio, annunciato dalla presidente della Commissione europea.

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