Nei giorni scorsi è stata convocata una riunione tecnica presso il Masaf al fine di condividere le modifiche da apportare al Piano strategico della PAC, anche a seguito dell’approvazione
Nei giorni scorsi è stata convocata una riunione tecnica presso il Masaf al fine di condividere le modifiche da apportare al Piano strategico della PAC, anche a seguito dell’approvazione del Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio che modifica i Regolamenti (UE) n. 2021/2115 e n. 2021/2116.
Le principali indicazioni emerse nel corso dell’incontro al Ministero sono:
- tutte le modifiche di semplificazione introdotte dal Regolamento del Parlamento e del Consiglio che sarà pubblicato intorno alla metà di maggio saranno applicate sin dal 2024, quindi retroattivamente a partire dal 1° gennaio 2024;
- a partire, quindi, dalla domanda di quest’anno, saranno apportati gli elementi di flessibilità, previsti dal sopracitato Regolamento, in merito all’applicazione delle norme di condizionalità, in particolare, per la BCAA 7 (rotazione) sarà prevista la possibilità di assolvere gli impegni della norma oltre che con l’attuale rotazione delle colture, anche con la diversificazione colturale;
- sarà istituito da subito l’ecoschema specifico, previsto dal Regolamento, che offre sostegno agli agricoltori per il mantenimento di una parte dei seminativi in stato non produttivo o per la creazione di nuovi elementi caratteristici del paesaggio. La costituzione di tale specifico ecoschema consente, come noto, di limitare già da quest’anno l’applicazione della BCAA 8 al solo obbligo di mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio esistenti e non applicare, quindi, l’obbligo del 4% di superfici a seminativi improduttive. Per l’istituzione di tale ecoschema il Ministero sta valutando due possibili soluzioni: istituire un nuovo “ecoschema 6” a ciò dedicato e finanziato da risorse non derivanti dai pagamenti disaccoppiati. In alternativa istituire un secondo livello nell’ambito dell’ecoschema 5. In pratica, quindi, l’ecoschema 5 si articolerebbe in due sotto-interventi: un livello di base, con un premio indicativo orientativamente fissato in circa 50 euro/ha, per incentivare il solo riposo ed un livello supplementare che include anche la destinazione a colture per gli impollinatori e che in pratica sarebbe analogo all’attuale ECO5. È stato, inoltre, precisato che l’ECO4 sarebbe cumulabile con questi due nuovi sotto- interventi del nuovo Ecoschema 5. Il Ministero sembra propendere maggiormente per questa seconda ipotesi;
Il Ministero ha precisato, inoltre, che la rendicontazione del primo anno di applicazione della PAC (domande 2023) ha lasciato come inutilizzati e quindi riallocabili un totale di 7-8 milioni di euro (4,5 milioni di euro derivanti dall’Ecoschema 5 e 3-4 milioni di euro derivanti dai pagamenti accoppiati, per barbabietole da zucchero e proteiche diverse dalla soia). Il Masaf propone che tali importi siano riversati nell’ambito dell’Ecoschema 4 che è quello caratterizzato da maggior overbooking. Il trasferimento di tali risorse sarà effettuato non in maniera strutturale ma solo per l’esercizio finanziario 2023.