Confagricoltura è pronta a collaborare in modo fattivo all’attuazione delle misure contro il caporalato già previste nel cosiddetto “decreto-legge agricoltura”
Confagricoltura è pronta a collaborare in modo fattivo all’attuazione delle misure contro il caporalato già previste nel cosiddetto “decreto-legge agricoltura”, a partire da quelle relative allo scambio di informazioni tra le pubbliche amministrazioni e all’istituzione dell’elenco di imprese che svolgono appalti di servizi in agricoltura.
Lo ha dichiarato l’Organizzazione degli imprenditori agricoli nel corso dell’incontro al Tavolo per il contrasto al caporalato e allo sfruttamento del Lavoro, presieduto dai ministri del Lavoro, Calderone, e dell’Agricoltura, Lollobrigida.
La lotta a questi deprecabili fenomeni resta una assoluta priorità per Confagricoltura, che ha anche avanzato specifiche proposte di merito per togliere linfa vitale ai caporali, come quella di rafforzare il servizio di collocamento pubblico e privato (con il coinvolgimento degli enti bilaterali), di riconoscere un bonus ai datori di lavoro che organizzano in proprio il sistema di trasporto degli addetti, e di concedere appositi incentivi per il recupero del patrimonio edilizio rurale da adibire ad alloggi per lavoratori stranieri.
Confagricoltura, pur apprezzando le misure introdotte in materia dal decreto agricoltura, ha anche avanzato alcune proposte correttive delle norme previste, chiedendo in particolare di escludere le imprese agromeccaniche dall’obbligo di iscrizione nell’elenco e di estendere agli operai stagionali la cassa integrazione per emergenze climatiche, anche in relazione alle ordinanze regionali che in molti territori vietano il lavoro all’aperto tra le ore 12:30 e le 16.
Resta sullo sfondo la delicata questione delle criticità relative alla gestione del sistema che regola i flussi di ingresso dei lavoratori extracomunitari nel nostro Paese, rispetto al quale Confagricoltura ha già da tempo avanzato un articolato progetto di miglioramento e semplificazione.