Le nuove tariffe sono le seguenti:
- da 1 a 5 addetti per unità locale - fino a 200 kg di rifiuti pericolosi all’anno - 30 euro
- da 1 a 5 addetti per unità locale - da 200 a 400 kg di rifiuti pericolosi all’anno - 50 euro
- da 6 a 10 addetti per unità locale - fino a 400 kg di rifiuti pericolosi all’anno - 50 euro.
Per “addetto” si intende una persone occupata “nell’unità locale dell’ente o dell’impresa con una posizione di lavoro indipendente o dipendente (a tempo pieno, a tempo parziale o con contratto di formazione lavoro), anche se temporaneamente assente (per servizio, ferie, malattia, sospensione dal lavoro, cassa integrazione guadagni, eccetera). I lavoratori stagionali sono considerati come frazioni di unità lavorative annue con riferimento alle giornate effettivamente retribuite”.
Le aziende che hanno pagato nel 2010 un importo a titolo di contributo annuale SISTRI maggiore di quanto successivamente stabilito devono
chiedere un conguaglio a valere sugli anni successivi pari all’importo eccedente versato. Questo conguaglio deve essere richiesto con la compilazione di un apposito modulo recandosi presso i nostri uffici.
Questo modulo è anche reperibile sul sito internet www.sistri.it alla voce documenti. Come detto l’operatività viene stabilita a partire dal 1° giugno 2011: è opportuno che tutte le aziende che nel 2010 hanno prodotto rifiuti pericolosi in misura superiore a 100 kg aderiscano a SISTRI qualora non l’abbiano ancora fatto.
Inoltre nel supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale 288 del 10 dicembre 2010 è stato pubblicato il Decreto Legislativo 205 del 3 dicembre 2010 che modifica la legge quadro ambientale ai sensi della direttiva comunitaria inerente i rifiuti. Queste modifiche sono entrate in vigore il 25 dicembre 2010: tra queste si trovano le sanzioni per la mancata adesione al SISTRI.
La tabella che viene presentata riassume le pesanti sanzioni amministrative a carico delle aziende obbligate che non abbiano ottemperato
all’iscrizione al SISTRI.
Pur se l’impegno di Confagricoltura è rivolto a ottenere una gradualità nell’irrogazione delle sanzioni, proponendo un regime “leggero” fino
al 31 dicembre 2011, a regime il quadro sanzionatorio appare estremamente pesante, tanto da consigliare l’adesione a tutte le aziende
che abbiano prodotto più di 100 kg di rifiuti pericolosi nel corso del 2010.