07-09-2011
Vendemmia 2011 - la parola chiave è anticipata
Anticipata è senza dubbio l’aggettivo che meglio descrive la vendemmia di quest’anno. Soprattutto per i rossi, Dolcetto, Barbera e Grignolino, si tratta di un’annata sui generis per i tempi di raccolta delle uve
Vendemmia 2011 - la parola chiave è anticipata
Anticipata è senza dubbio l’aggettivo che meglio descrive la vendemmia di quest’anno. Soprattutto per i rossi, Dolcetto, Barbera e Grignolino, si tratta di un’annata sui generis per i tempi di raccolta delle uve. In media la vendemmia è infatti anticipata di almeno una settimana – dieci giorni rispetto agli ultimi anni.
Andando a cercare le motivazioni di quest’accelerazione, a parere di tutti i dirigenti e gli agricoltori intervistati e dei tecnici vitivinicoli degli Uffici Zona di Confagricoltura Alessandria (Luca Businaro, Riccardo Canepari, Francesco Dameri e Sonia Panattieri) è senza dubbio il caldo torrido della seconda metà di agosto, che ha comportato una maturazione più veloce delle uve. E di conseguenza – altro leitmotiv della vendemmia 2011 – si sono raggiunti gradi elevati in tutti le tipologie di uve. Onde evitare l’eccessiva maturazione e soprattutto l’appassimento, molti vignaioli hanno quindi deciso di anticipare i tempi di raccolta delle uve.
“Sicuramente per la vendemmia in corso non ci aspettavamo tempi clamorosamente anticipati quali quelli di quest’anno” commenta il presidente di Confagricoltura Alessandria Gian Paolo Coscia.
E il direttore provinciale Valter Parodi specifica: “L’inverno è trascorso in modo regolare con punte di freddo nella norma, mentre dalla primavera abbiamo avuto i primi campanelli di allarme: sin dall’inizio vi è stato un andamento inconsueto con piogge abbondanti a marzo seguite da un clima secco con temperature, per molti giorni, superiori ai 30°C ad aprile. Il che ha accelerato il ciclo vegetativo sfociando in una fioritura regolare, iniziata ai primi di maggio invece che durante gli ultimi giorni, come di consueto.
In giugno si sono avute due settimane di pioggia che sono rientrate nella norma in luglio con temperature al di sotto della media stagionale. Durante i mesi di giugno e luglio infine la vite ha perso parte dell’anticipo accumulato”.
Un’altra considerazione che emerge dalle interviste è l’abbassamento della quantità di uve prodotte sempre a causa del caldo, che ha fatto rimpicciolire gli acini, quasi fossero di uva passa. La raccolta delle uve è dunque iniziata per Chardonnay, Moscato e Brachetto a fine agosto. Dolcetto e Barbera si stanno raccogliendo. Il Grignolino a breve…
Ma sentiamo direttamente le opinioni di alcuni viticoltori, dirigenti e associati di Confagricoltura Alessandria, che illustrano cosa è successo per ciascuna zona della provincia.
Giorgio Leporati: Nel Casalese si stanno raccogliendo le uve Chardonnay e Moscati da ieri (ndr. Intervista del 30 agosto). L’alcool riscontrato è buono (lo Chardonnay è vicino ai 13 gradi). Anche l’acidità è regolare. Equilibrio tra alcool e acidità è altrettanto valido, per cui dovrebbero esserci amabili aromi e profumi. La Barbera si toglierà intorno al 5-10 settembre. Il Grignolino è pronto per cui si potrebbe già togliere dal 2-3 settembre. È una vendemmia strana: chi è attrezzato con i gruppi frigo, il ghiaccio o chi raccoglie molto presto la mattina non avrà problemi (tra
l’altro non ci sono casi di rugiada). Per gli altri la situazione non è positiva. Il caldo di questi giorni ha reso l’uva asciutta, facendo perdere il 10 per cento di prodotto. Anche quest’anno ci sono attacchi di Flavescenza, soprattutto nei vigneti giovani di Chardonnay con percentuali intorno all’8-10 per cento. Per quanto riguarda i prezzi, a stima saranno gli stessi dell’anno scorso. L’uva più in crisi è sicuramente la Barbera, perché ha giacenze in cantina e non è molto ricercato.
Walter Massa: Una volta, quando si lavorava male, pioveva. Oggi che si lavora bene non piove. Sarebbe stato meglio un clima più equilibrato. Le uve che di solito si raccolgono ad ottobre sono da raccogliere a fine agosto. Mi riferisco in particolare alla Barbera. A mio avviso, bisognerebbe lasciarla nelle vigne, perché non ha le caratteristiche adatte. Presenta 25 gradi di zuccheri e scarsa acidità. Sono convinto che in questo modo daremmo una lezione di civiltà. Nel