Relativamente all’identità, risulta particolarmente interessante evidenziare che Confagricoltura è l’unica organizzazione che rappresenta gli interessi di tutte le imprese indipendentemente dalla loro tipologia e dimensione: pertanto è importante che i soci si sentano membri di una comunità, condividendone i valori, il progetto e gli obiettivi.
Nelle relazioni con le altre Organizzazioni occorre ricordare che è fondamentale il confronto, per instaurare rapporti funzionali al conseguimento degli obiettivi che avvantaggiano le imprese agricole.
Relativamente alle politiche orizzontali si è discusso sull’impegno che la Confederazione deve porre nell’affrontare il tema delle agevolazioni contributive e l’eccessivo carico di contribuzione antinfortunistica, mentre sulle politiche settoriali si è sottolineata l’importanza delle federazioni di prodotto, il cui ruolo deve essere potenziato e migliorato tramite un adeguamento delle modalità di costituzione e tramite la realizzazione di “seminari-focus”, per aumentare la conoscenza, la capacità di analisi e la formulazione di soluzioni da parte delle stesse.
Grande risalto è stato dato alla comunicazione, sottolineando l’importanza fondamentale che riveste quale strumento essenziale di marketing organizzativo ed associativo da sviluppare e migliorare. Per la comunicazione esterna, in particolare, si vuole dare priorità allo sviluppo del sito web e all’uso di blog e social network.
Nell’esprimere piena condivisione di motivazioni e intenti del Convegno, il presidente di Confagricoltura Alessandria, Gian Paolo
Coscia, ha auspicato che l’iniziativa non resti isolata, ma segni il momento di riavvio di un confronto continuativo e metodico sul modo di essere e di agire di tutta l’Organizzazione, ad ogni livello territoriale e in ogni ambito funzionale.
Alla platea dei dirigenti di Confagricoltura ha portato il suo saluto anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha sollecitato il Governo, nel programma di fine legislatura, ad avviare un confronto reale con il mondo imprenditoriale su poche ma chiare cose da fare. Il rallentamento della crescita è il male peggiore per il Paese. L’agricoltura è indispensabile, guai a non tener conto di ciò che rappresenta. A sua volta, il presidente Mario Guidi ha sottolineato che le crisi si superano con la voglia di fare e non stando alla finestra: noi vogliamo fare la nostra parte, alla politica chiediamo di fare altrettanto.