I sintomi della malattia
Il sintomo più eclatante è l’arrossamento perinervale che si estende all’intera lamina fogliare tra le nervature nei vitigni a bacca rossa; in quelli a bacca bianca assume una colorazione giallastra. Il portinnesto non manifesta alcun sintomo. Accanto alle manifestazioni cromatiche su foglia il riconoscimento della malattia è possibile dalle seguenti
sintomatologie:
• Germogli con numero inferiore di internodi
• Internodi raccorciati e/o disposti a zig-zag
• Foglie di dimensioni inferiori
• Bollosità della lamina fogliare per sviluppo ridotto delle nervature
• Ripiegamento verso il basso della foglia
• Inserzione più acuta della lamina fogliare sul picciolo
• Caduta anticipata delle foglie
• Disseccamento e disarticolazione del germoglio a partire dall’apice
• Corteccia imbrunita nella parte interna a contatto con il legno
• Stentato germogliamento primaverile
• Disseccamento delle infiorescenze o dei grappoli in allegagione
• Ispessimento della lamina fogliare (percepibile al tatto)
• Appassimento parziale o totale del grappolo dall’invaiatura
• Consistenza gommosa del germoglio o mancata lignificazione
Indagini molecolari possono fornire dati certi della presenza della malattia, ma l’attenta valutazione dei sintomi presenti è sufficiente a fornire certezze sulla malattia: la presenza contemporanea di almeno tre sintomi sulla stessa pianta fornisce la certezza della Flavescenza dorata.
L’insetto vettore
Lo Scaphoideus titanus è il vettore della malattia. Compie un unico ciclo all’anno. Sverna come uovo nel legno della vite; le uova non sono sensibili ai freddi invernali.
La schiusa avviene generalmente tra la fine di maggio e la metà di giugno, a seconda dell’andamento termico primaverile; durante i cinque stadi giovanili l’insetto si può vedere sulla pagina inferiore delle foglie più vicine al ceppo: le neanidi di 1° e 2° età (le più giovani) non trasmettono la malattia anche se si alimentano su piante ammalate. L’insetto acquisisce capacità infettive a partire dagli stadi ninfali di 3°, 4° e 5° età; l’insetto che acquisisce il fitoplasma anche negli stadi giovanili è sempre infettivo.
La lotta
La lotta alla Fl