Piccolo è bello: ne siamo sicuri?
“Sono d'accordo sull'obbligo di 3 colture per le grandi aziende, quelle sopra i 50 ettari ad esempio, mentre per quelle di medie dimensioni è opportuno mantenere l'obbligo di 2 colture. Per le piccole aziende, invece, è giusto stabilire l'esclusione dall'obbligo della diversificazione, così come è giusto non imporre il vincolo ai pascoli permanenti e le colture arboree, che hanno già un forte valore ambientale e non dovrebbero essere comprese nel greening”.
La proposta sulla nuova Pac è del ministro delle Politiche Agricole Mario Catania e fa il paio con la reintroduzione della tassazione a bilancio per le società agricole di capitali. Evidentemente in Italia la crescita imprenditoriale e la ricerca di un’adeguata dimensione aziendale sono ancora considerati un peccato.
Decreto legge sviluppo, verso la revisione obbligatoria per le macchine agricole
Il decreto legge sviluppo, che deve essere convertito dalla Camera entro il prossimo 18 dicembre, nella stesura approvata giovedì scorso al Senato prevede, tra l’altro, l’obbligo della revisione per le macchine agricole soggette ad immatricolazione. Questa novità, seppure condivisibile dal punto di vista della sicurezza, rischia di creare non pochi problemi alle imprese. Non sono stati definiti infatti i criteri tecnici per la revisione, né quali siano le officine abilitate a farla e neppure i costi. Per questi aspetti e per la difficoltà di gestione di un obbligo che andrà applicato su tutto il territorio in tempi molto stretti, la norma introdotta risulta insufficiente e parziale.