12-03-2014
In breve del 12 Marzo 2014
Le news in breve di oggi
In breve del 12 Marzo 2014
Concimazione del frumento
L’inverno che sta volgendo al termine – scrive L’Informatore Agrario - è stato caratterizzato da abbondanti e frequenti precipitazioni, con temperature superiori alla media in tutti gli areali di coltivazione del frumento del Nord e Centro Italia. Attualmente, soprattutto in funzione della tessitura dei terreni, la coltura si presenta in condizioni molto differenti: nei terreni più sciolti e superficiali, soprattutto nel caso di semine effettuate a ottobre, i frumenti hanno avuto un buon accestimento e si presentano molto vigorosi. Al contrario, nei terreni più pesanti, nei quali si sono manifestati elevati ristagni idrici superficiali, gli investimenti possono essere stati ridotti significativamente, soprattutto nelle zone del campo più soggette a calpestamenti, e le piante evidenziano chiari sintomi di stress da asfissia radicale.
In entrambi i casi – chiarisce una nota tecnica de L’Informatore Agrario - è però opportuno intervenire con prontezza, non appena le condizioni consentiranno l’ingresso in campo, per effettuare la prima concimazione azotata: nel primo caso sarà importante integrare l’azoto lisciviato nel corso dell’inverno, per non limitare la coltura alla ripresa vegetativa, modulando gli apporti complessivi in funzione dei livelli produttivi attesi, ma anche della destinazione d’uso; nei suoli più pesanti e freddi sarà importante orientarsi verso concimi a pronto effetto per favorire l’accestimento e la ripresa della coltura, cercando di recuperare per quanto possibile dalle condizioni di stress causati dai ristagni idrici prolungati.
Tra le conseguenze negative conseguenti a questo andamento meteorologico piovoso si ha uno sviluppo molto superficiale degli apparati radicali, che rende più probabile il rischio di «stretta» per la coltura nel corso della maturazione, fenomeno che può ridurre in maniera importante produzione e qualità del frumento soprattutto nei terreni più sciolti.
Il mercato dei cereali e della soia (Fonte Newsletter Obiettivo Cereali de L’Informatore Agrario) O - Grano Tenero
La settimana scorsa è iniziata con la reazione, immediata e prevedibile, degli operatori ai venti di crisi che soffiano dall’Ucraina. Lunedì scorso al mattino sia il Matif sia il Cbot hanno aperto i mercati del frumento tenero in forte rialzo, determinando un vero e proprio stacco rispetto alle quotazioni medie delle settimane precedenti: il future di maggio (con il titolo di marzo ormai in scadenza) ha aperto a Parigi a 203,50 euro/t e a Chicago a 612 cent/bushel, per poi crescere vertiginosamente nel corso della giornata. L’andamento della settimana è stato poi fortemente oscillante, e venerdì a Parigi c’è stato un ulteriore forte aumento, con il future di maggio 2014 che ha chiuso a 210 euro/t. Meno agitata la situazione a Chicago, dove il future con la stessa scadenza venerdì quotava 648,4 cent/bushel, in calo rispetto al giorno precedente. Al di là del fatto che la crisi politica ucraina fa più paura in Europa che negli Usa, il comportamento degli operatori è stato del tutto analogo: una corsa ad accaparrarsi titoli in vista di possibili ulteriori rincari nei prossimi mesi sui mercati per pronta consegna. Anche il mercato cash è in aumento ma appare meno agitato: a Rouen venerdì il frumento tenero quotava 204 euro/t fob, ossia +7 euro/t rispetto a lunedì.
Come spesso accade, il mercato nazionale reagisce in ritardo rispetto alle tendenze internazionali, per cui gli aumenti ci sono stati ma in misura più contenuta: +2 euro/t a Milano per il frumento tenero panificabile (quotazione media 217 euro/t) e +4 euro/t a Bologna per il fino (213,50 euro/t).
Bisogna però tener presente che qualche segnale di aumento c’era già stato la settimana precedente anche da noi in Italia, e le Borse Merci non hanno fatto altro che prenderne atto. Probabilmente «l’effetto Ucraina» sul mercato nazionale si mostrerà appieno solo nel corso di questa s