Elezioni europee, la posizione di Agrinsieme
Un’Europa che rafforzi il sistema delle imprese, il ricambio generazionale, l’aggregazione e le filiere agroalimentari, incentivando produzione e produttività e tutela ambientale, facendo leva sulla ricerca e sull’innovazione: è questo l’indirizzo che dovrebbe improntare le scelte politiche del nuovo parlamento europeo per contribuire a dare maggiore stabilità finanziaria al comparto agroalimentare. Lo hanno sostenuto, in un documento di proposte e richieste per l’Europa presentato ieri a Roma, le organizzazioni Confagricoltura, Cia e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari riunite in Agrinsieme. “Più Europa, più impresa e più crescita per il comparto”, ha sintetizzato il coordinatore di Agrinsieme e presidente di Confagricoltura Mario Guidi nel suo intervento. “Le risposte che ci attendiamo dall’Europa in tema di agricoltura dovranno riuscire a garantire una linea strategica, coerente e reimpostata nell’approccio. Ricordiamo – ha aggiunto Guidi - che l’agricoltura da sola assorbe circa il 40% del budget comunitario e rappresenta una delle poche, vere, politiche completamente decise a livello europeo”.
Debito pubblico record
Bankitalia annuncia che il debito pubblico ha raggiunto la cifra record di 2.120 miliardi di euro. Basta dividere il debito per il numero di abitanti e la quota (per il momento) teorica per ogni italiano è di 34.800 euro. Gli analisti si sbracciano per commentare il dato, ma la realtà è drammaticamente semplice: visto che non si può più incidere con nuove entrate, perché l’economia è in crisi e chi contribuisce è già spremuto come un limone, non rimane che tagliare i costi del sistema pubblico. Troveremo qualcuno disposto a sperimentare la ricetta?