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PSA, il commissario straordinario Caputo ad Alessandria incontra gli allevatori di Confagricoltura di Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia


24/04/2024

Oltre 150 allevatori di Confagricoltura, provenienti dalle tre Regioni interessate alla diffusione della Peste Suina Africana hanno incontrato il commissario straordinario alla Psa, Vincenzo Caputo, nel pomeriggio del 23 aprile a Palazzo Monferrato, ad Alessandria.

 

Al commissario straordinario, gli allevatori hanno ribadito che il comparto è in sofferenza e hanno chiesto misure pragmatiche e attuate uniformemente.

 

Erano presenti anche i veterinari, le Istituzioni rappresentate dall’Assessore regionale all’agricoltura, il presidente della provincia di Alessandria, i presidenti delle ATC.

 

Nei saluti iniziali, la presidente di Confagricoltura Alessandria Paola Sacco ha ricordato come la peste suina abbia fatto la sua comparsa nella nostra provincia ormai due anni e mezzo fa. “Se la malattia si è diffusa significa che qualcosa, fino ad oggi, non ha funzionato. Dobbiamo quindi cercare di cambiare passo e collaborare tutti per salvare un comparto così importante per l’economia dell’Italia, ossia l’allevamento dei suini e la trasformazione”.

 

A moderare gli interventi, il rappresentante nazionale della filiera suinicola, Rudy Milani che al termine dell’evento ha così commentato: “Ringraziamo il dott. Caputo per la disponibilità ad incontrarci, a illustrarci lo stato dell’arte e, soprattutto, per aver accettato di dialogare con i produttori della filiera suinicola, ormai all’esasperazione per la situazione in cui versano. La preoccupazione di veder chiudere l’attività imprenditoriale di una vita ormai è accompagnata dalla rabbia”.

 

La superficie interessata all'epidemia da Psa è aumentata di almeno quattro volte rispetto all'area inizialmente identificata, raggiungendo il cuore della filiera di produzione e trasformazione: Parma. Diversi paesi extra UE (Cina, il Giappone, Taiwan, Cuba, Messico, Thailandia, Uruguay), già dal gennaio 2022, hanno bloccato in toto o in parte (Brasile, Argentina, Perù, Serbia) le importazioni di prodotti a base di carne suina. Il rischio oggi è che altre realtà internazionali blocchino il mercato italiano, mettendo in ginocchio imprese, lavoratori e famiglie intere.

 

“Confagricoltura si è fatta fin da subito portavoce del timore e delle richieste dei produttori, cercando di salvaguardare il Made In Italy che ci distingue in campo alimentare. Torniamo a chiedere oggi interventi decisivi, operatività concreta, la creazione dei distretti suinicoli di cui ci ha parlato il commissario, con aree di vuoto sanitario superiori ai 15 km e l’applicazione fedele del Decreto di settembre 2023, utilizzando ogni metodo a disposizione delle aree coinvolte. Non dimentichiamo che le Regioni devono farsi parte attiva erogando ristori, necessari per aumentare la biosicurezza delle aziende e tutelare le economie locali" ha evidenziato Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte.

 

In chiusura, Gianna Parmigiani, membro di Giunta di Confagricoltura, ha rimarcato l’importanza di calendarizzare incontri divulgativi per evitare allarmismi tra i consumatori: la patologia che colpisce gli ungulati, infatti, non è trasmissibile all’uomo e i prodotti commercializzati sono rigorosamente sicuri.

 

Alessandria, 24 aprile 2024

 

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