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gennaio 2012

16

Confagricoltura

Piemonte

FEASR

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013

Misura 111.1 sottoazioneB Informazione nel settore agricolo

a cura di Roberto Giorgi

PREMESSA

La Direttiva 2003/37/CE del 26 maggio 2003 relativa all’omologazione dei trattori agricoli e forestali, recepita in Italia con il D.M. del 19 novembre 2004, definisce trat-tore “qualsiasi trattore agricolo o forestale a ruote o cingoli, a motore, avente almeno due assi ed una velocità massima per costruzione non inferiore a 6 km/h, la cui funzione è co-stituita essenzialmente dalla potenza di tra-zione, progettato appositamente per tirare, spingere, portare o azionare determinate at-trezzature intercambiabili destinate ad usi agricoli o forestali, oppure per trainare ri-morchi agricoli o forestali. Esso può essere equipaggiato per trasportare carichi in con-testo agricolo o forestale ed essere munito di sedili per accompagnatori”.

La trattrice può essere utilizzata come: • centrale fissa di potenza (es. azionamento di una pompa);

• mezzo di trazione (es. traino di un rimor-chio);

• centrale mobile di potenza (es. aziona-mento di una raccoglimballatrice). Le principali tipologie di trattrice a ruote sono le seguenti:

• a due ruote motrici (a semplice trazione): ruote posteriori motrici, anteriori direttrici; • a doppia trazione: le ruote posteriori sono motrici e le anteriori possono essere utiliz-zate come motrici tramite un comando dal posto di guida;

• a quattro ruote motrici: le ruote sono sempre motrici e di uguali dimensioni (iso-diametriche); alcuni modelli hanno il telaio snodato, per poter dirigere la trattrice sia con le ruote posteriori che anteriori. • a cingoli non sono trattate nel presente do-cumento.

RISCHI ED ADEGUAMENTI

Tra i rischi potenzialmente più gravi connessi con l’utilizzo della trattrice agricola meritano particolare attenzione:

Rischio di ribaltamento

• capacità di sollevamento e stabilità; • struttura di protezione contro il capovolgi-mento;

• sistema di ritenzione del conducente.

Rischio di avvolgimento su organi in movimento

• montaggio protezione sulla presa di po-tenza;

• contatto con cinghie di trasmissione e ven-tilatore.

Ma non sono da sottovalutare altri rischi le-gati a:

•• Riconoscimento della macchina •• Manuale d’Uso e Manutenzione •• Pittogrammi di sicurezza •• Scale di accesso •• Impianto idraulico •• Impianto frenante •• Punti caldi •• Visibilità •• Illuminazione

Rischio di ribaltamento

Allo stato delle conoscenze attuali i princi-pali sistemi di prevenzione per il pericolo di ribaltamento utilizzati nelle trattrici agricole o forestali possono essere ricondotti essen-zialmente a dispositivi di prevenzione di tipo passivo, ossia interventi finalizzati ad evitare o comunque a ridurre la possibilità che il ve-rificarsi di un evento pericoloso comporti conseguenze per l’incolumità del lavoratore: 1. dispositivo di protezione in caso di capo-volgimento della trattrice: struttura installata direttamente sulla trattrice, avente lo scopo di evitare o limitare i rischi per il conducente in caso di capovolgimento della trattrice du-rante l’utilizzo normale;

2. sistema di ritenzione del conducente: di-spositivo che trattiene l’operatore al posto di guida indipendentemente dalle condizioni operative della trattrice (cintura di sicu-rezza).

I sistemi di protezione passiva per i condu-centi delle trattrici si basano sul principio di trattenere l’operatore all’interno di un “vo-lume di sicurezza” o “zona libera”. In caso di ribaltamento, infatti, il rischio per l’operatore di restare schiacciato tra le parti costituenti la trattrice ed il suolo può essere ragionevolmente escluso se egli resta sul se-dile o, comunque, entro il volume costituito dalla struttura di protezione. Pertanto, ai fini della protezione del conducente di trattrici agricole o forestali da eventuali danni deter-minati dal loro ribaltamento, è indispensa-bile la contemporanea presenza dei due di-spositivi sopra richiamati.

Per quanto riguarda il parco macchine usato, ha assunto particolare rilevanza quanto pre-visto prima dal D.Lgs.359/99 e ora dal D.Lgs. 81/08 che riprende e tratta il pro-blema relativo al ribaltamento delle trattrici. L’ISPESL ha attivato uno specifico gruppo di lavoro con il fine di produrre alcune linee guida utili per fornire le informazioni neces-sarie per i tipi di intervento da effettuare su trattrici usate. Vedi linee guida sui siti www.

ispesl.it oppure www.imamoter.cnr.it. Tra gli accorgimenti di tipo procedurale per preservare la stabilità del mezzo quando col-legato ad una macchina portata, occorre evi-tare di collegare all’attacco del sollevatore posteriore macchine troppo pesanti in rela-zione alla massa della trattrice.

Capacità di sollevamento e stabilità della trattrice

Verificare la capacità di sollevamento e la stabilità della trattrice stessa mediante la for-mula riportata qui di seguito:

M x (S1+S2) < 0,2 T x i + Z x (d + i) I = interasse ruote trattrice

d = distanza asse anteriore / zavorre

S1 = distanza rotule barre sollevatore / centro assale posteriore

S2 = distanza rotule/baricentro macchina (°)

T = massa della trattrice + 75 kg (operatore)

Z = massa delle zavorre

M = massa della macchina

Dotare, dove necessario, la trattrice di za-vorre anteriori per evitare pericoli di impen-namento del veicolo.

Le barre del sollevatore devono essere dotate di sistemi di bloccaggio laterale per impe-dire lo sbilanciamento del carico causato da movimenti orizzontali delle barre stesse.

Dispositivo di protezione in caso di capovolgimento della trattrice

Le trattrici immesse sul mercato prima del 1° gennaio 1974 e alcuni esemplari immessi dopo tale data devono essere adeguate e dotate di telaio contro il ribaltamento, nel caso di presenza di tale rischio.

Proseguiamo l’esame, iniziato nel numero scorso, degli estratti dalle schede che la Regione Piemonte ha preparato per illustrare le caratteristiche che le attrezzature agricole devono avere per poter essere utilizzate dai lavoratori del comparto compresi, lo ricordiamo, quelli autonomi. Trattiamo quindi della trattrice agricola e per la corposità della scheda dividiamo la pubblicazione in due parti rinviando la seconda al prossimo numero del giornale. Trattrice agricola a ruote

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