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aprile 2013

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Confagricoltura

Piemonte

FEASR

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali

Attività di informazione anno 2012-2013 che è stata oggetto di richiesta di finanziamento sulla Misura 111.1 sottoazione B

Informazione nel settore agricolo del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Piemonte

N

el le scorse sett imane, sono state individuate tracce di Cesio 137 (so-stanza radioattiva), oltre la soglia prevista dai regolamenti, su al-cuni capi di cinghiale abbattuti in Val Sesia durante la stagione venatoria 2012/2013.

Il Ministero della salute ha su-bito attivato i Carabinieri del Nas e del Noe, i quali, insieme al la Di rezione Generale per l’Igiene e la sicurezza alimentare, coordineranno l’accertamento. In un primo tempo alcuni organi di informazione hanno fatto rife-rimento all’incidente nucleare di Chernobil quale causa del pro-blema, creando grande allar-mismo.

Alcuni Enti Parco hanno di-sposto la sospensione degli ab-bat t iment i dei cinghial i , in quanto i macelli convenzionati non ritirano più i capi abbattuti

a seguito del suddetto allarme. Confagricoltura Piemonte nella persona del proprio presidente

Gian Paolo Coscia ha immedia-tamente inoltrato al presidente della Regione Piemonte Roberto Cota , all’assessore regionale al-l’agricoltura Claudio Sacchetto e all’assessore alle aree protette

William Casoni una lettera nella quale si evidenzia che il blocco degli abbattimenti provocherà inevitabilmente un aumento del numero di cinghiali nell’attuale periodo di semina delle colture primaverili, con conseguenti pe-santi danni per le aziende agri-cole.

Il presidente Coscia ha, inoltre, sollecitato l’intervento della Re-gione Piemonte, affinchè venga attivato il Cosman per il ritiro e lo smaltimento delle carcasse dei cinghiali abbattuti.

Paolo Castellano

Procedure standardizzate e proroga dell’autocertificazione per la valutazione dei rischi

I

l Ministero del lavoro e delle politiche sociali con una propria nota ha chiarito che la proroga della facoltà di autocertificare l’avvenuta valuta-zione dei rischi aziendali in materia di sicurezza per le aziende che assumono fino a 10 dipendenti è prorogata al 31 maggio 2013 . A partire da questa data sarà obbligatoria la redazione del Do-cumento di Valutazione Rischi (DVR).

Questa ulteriore proroga è giustificata dalla necessità di consentire alle piccole aziende di completare la valutazione dei rischi in base alle pro-cedure standardizzate rese note nel dicembre 2012.

Ricordiamo e sottolineiamo che la facoltà di autocertificare la valutazione dei rischi e non redigere un DVR completo non significa assolutamente non effettuare la valutazione stessa. Questa ha rappresentato un cardine fondamentale della normativa sulla sicurezza del lavoro fin dall’entrata in vigore nel ‘96 del decreto legislativo 626/94. Il suggerimento che ab-biamo da sempre dato alle aziende datoriali associate è quello di munirsi di atti che possano dimostrare chiaramente l’avvenuta valutazione dei ri-schi, quindi meglio un DVR ben fatto o perlomeno un’autocertificazione molto articolata che evidenzi i rischi analizzati, nonché le procedure di gestione e la tempistica di realizzazione.

Roberto Giorgi

Abbattimento dei cinghiali:

problema Cesio 137

“C

resce la sfiducia nelle campagne”. Lo sotto-linea Confagricoltura Alessandria in relazione ai risultati della prima indagine dell’Ismea sul

sentiment delle imprese agricole, che è peggiorato nell’ultimo trime-stre del 2012 (-2% rispetto al trime-stre precedente, -1% su base annua). Confagricoltura Alessan-dria pone in evidenza come, dalle opinioni dei 900 agricoltori e alle-vatori intervistati da Ismea, emerga che il pessimismo è dovuto, in ge-nerale, ai bassi livelli produttivi, all’ulteriore rincaro dei mezzi cor-renti di produzione ed alla stagna-zione della domanda e dei mercati.

Sfiducia acuta hanno soprattutto allevatori e olivicoltori, che non riescono a far quadrare i conti aziendali. Ottimisti sono invece i viticoltori , grazie ad una ven-demmia di elevata qualità e ad un andamento favorevole dell’export.

“Il Paese non può permettersi un si-stema economico ‘sfiduciato’ – com-menta il direttore di Confagricol-tura Alessandria Valter Parodi Il nuovo governo dovrà mettere subito in agenda adeguate politiche di rilancio dell’agricoltura che fino ad oggi sono mancate, dando maggiore impulso a ricerca, sviluppo, innovazione. Il fu-turo dell’agroalimentare italiano è nell’export”. R.S.

Allevatori pessimisti sul futuro

Ottimismo nelle cantine

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