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l riconoscimento dello Stato, con la medaglia della Presi-denza della Repubblica; un dibattito che ha evidenziato luci ed ombre del comparto; storie positive di giovani imprenditori e la determinazione a sviluppare nuovi orizzonti di lavoro con spirito di rete e innovazione. Ha dato molti spunti di riflessione il Forum Nazionale di Agriturist (prima associazione di agritu-rismo nata nel 1965 e che rag-gruppa oltre 1400 strutture), che si è svolto tra l’Astigiano e l’Ales-sandrino dal 25 al 27 marzo, or-ganizzato da Agriturist Piemonte nella persona di Fiorella Rimi-nato, Confagricoltura Piemonte con l’intervento del presidente

Gian Paolo Coscia e Confagri-coltura Asti e Alessandria in col-laborazione con le associazioni nazionali e regionali.

La presidente regionale del Pie-monte Rosanna Varese ha fatto gli onori di casa, conducendo la prima sessione del Forum pre-sentando agli ospiti provenienti da tutta Italia e dando il via al-l’atteso incontro.

Il prof. Giancarlo Dall’Ara ha in-trodotto il Forum nel vivo della prima giornata con una interes-sante relazione sullo stile del-l’ospitalità in agriturismo e sul ruolo di valorizzazione del terri-torio e dei prodotti delle aziende agricole: il turista è come noi, vuole vivere come noi, scoprire il nostro territorio così come ne fruisce chi ci vive. I l prof .

Giorgio Calabrese , secondo re-latore di giornata, ha invece messo in evidenza il ruolo fon-damentale del cibo e del vino nella nostra alimentazione, prin-cipale biglietto da visita del-l’Italia nel mondo.

Non bastano il fascino e l’atmo-sfera di una cascina immersa

nel verde, né un tradizionale passaparola per far conoscere un agriturismo: occorre essere presente sul web e utilizzare al meglio i social network. Nella seconda giornata del Forum di Agriturist in corso ad Asti il confronto si è spostato sulla strategia dell’offerta, che è in forte evoluzione insieme alle esigenze dell’utenza. Facebook, Twi t ter e Instagram sono le piattaforme social più utiliz-zate, con una netta prevalenza della prima, che in Italia ha 26 mi l ioni di utent i . Anche gl i agriturismi si sono adeguati e, oltre al sito, hanno almeno un profilo o una pagina Facebook che aggiornano quasi quotidia-namente. La difficoltà sta nel trovare contenuti appetibili da pubblicare con costanza.

Francesco Gavatorta , esperto di social media e docente di Ninja Academy, invitato al Forum, ha evidenziato alcuni aspetti indi-spensabili per l’impresa che si approccia per la prima volta ai social network: essere autentici, condividere le esperienze, stimo-lare il dialogo e accettare le cri-tiche. “Non dimentichiamo che l’82% degli utenti considera va-lide le recensioni che appaiono sui social e l’86% si fida delle cri-tiche – ha aggiunto Gavatorta –. Ciò vuol dire che la rete è lo stru-mento più immediato per raffor-zare o demolire la propria iden-tità”.

Recenti indagini indicano che gli stranieri cercano in Italia strut-ture in grado di offrire tranquil-lità e forte attenzione all’am-biente, mentre gli italiani sem-

brano scegliere l’agriturismo per assaggiare i prodotti tipici e per portare tutta la famiglia. Antici-pare e riuscire ad esaudire questi desideri già attraverso il sito in-ternet e il dialogo sui social net-work significa essere competitivi e rimanere sul mercato, oltre a essere una valida alternativa agli alberghi e ai ristoranti tradizio-nali.

In questa direzione si è rinno-vato anche il sito di Agriturist www.agriturist.it rivisto nella grafica e nella sua funzionalità per dare risposte concrete alle nuove esigenze degli utenti e degli associati.

Nella terza sessione Arianna Ruzza ha illustrato il progetto di Confagricoltura “Cartoline dal territorio”.

Cristina Bagnasco

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a sera del 26 è stata protagonista dell’XI Forum Agriturist la provincia di Alessandria, ospi-tando al Castello di Tagliolo la Cena di Gala dove tutti i convenuti e le autorità sono stati accolti dal Presidente e dal direttore di Confagricoltura Alessandria Luca Brondelli e Valter Parodi e dal proprietario Luca Pinelli : quest’ultimo ha rac-contato l’importante ruolo e storia che il Castello ha avuto nell’Ovadese in particolare e nel Monfer-

rato più in generale. E’ stata l’occasione di far de-gustare i prodotti tipici del nostro territorio, serviti in un’atmosfera quasi fiabesca, accentuata dalle note dolci e soffuse di un pianoforte di una viola e di un violino. La serata ha avuto grande riscontro positivo tra i partecipanti, rappresentando un buon biglietto da visita per la nostra provincia.

aprile 2014

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Agriturist-Confagricoltura: il turismo

rurale punta su web e social

Cena di gala a Tagliolo Monferrato

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