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GIUGNO 2012

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“L’

estensione dei voucher alle aziende con volume d’affari superiore ai 7 mila euro non è affatto un’estensione selvaggia. Se si re-stringe drasticamente l’istituto dei voucher se ne esclude l’uti-lizzo, per le prestazioni occasionali di tipo accessorio, alle ‘vere’ imprese agri-cole” . Lo sottolinea Confagricoltura in relazione agli emendamenti al disegno di legge di riforma del mercato del lavoro al Senato. Confagricoltura ha sempre mantenuto una posizione responsabile ed equilibrata nei confronti del lavoro occasionale accessorio ed ha sempre sostenuto che il voucher non deve, in alcun caso, costituire un sistema per aggirare le norme in materia di lavoro subordinato. Confagricoltura ha chiesto di mantenere inalterata la vigente legisla-zione sui voucher perché risponde in modo equilibrato e coerente alle attese del settore. Le imprese agricole devono potersi avvalere di limi-tate categorie di soggetti che si trovano al di fuori del mercato del la-voro e solo per attività stagionali. Lo strappo sui voucher è un passo che porta ad una contrapposizione radicale di cui non si sente il bi-sogno in un momento di forti tensioni sociali. Questo strumento ha dimostrato di essere un notevole supporto nella lotta contro il lavoro nero in agricoltura, che ha dato modo di utilizzare, con ogni garanzia di trasparenza, manodopera occasionale in momenti di maggiore ne-cessità, come quelli di raccolta delle produzioni.

Confagricoltura, prende la più netta distanza da ogni ipotesi di de-strutturazione dei contratti nel settore. Se si è chiesto di mantenere inalterata la vigente legislazione sui voucher è perchè questa consente alle imprese agricole di avvalersi, e solo per attività stagionali, di limi-tate categorie di soggetti che si trovano fuori dal mercato del lavoro. Una possibilità che risponde in modo equilibrato e coerente alle at-

tese del settore.

Confagricoltura richiama l’attenzione sul fatto che dal 2008 (anno di introduzione dei voucher) al 2011, le imprese agricole che hanno uti-lizzato questo strumento sono state appena il 3,5% del totale, mentre i prestatori di lavoro occasionale già in precedenza occupati come operai agricoli che ne hanno usufruito sono stati solo 7.000 su oltre 1 milione. In pratica si parla del 7 per mille, che non può certo essere considerato un dato allarmante, senza contare che in questa percen-tuale rientrano ragionevolmente anche addetti che hanno lasciato il lavoro attivo per la pensione.

Coerentemente con il fatto che l’agricoltura, seppur tra gravissime dif-ficoltà, continua a dare al Paese un notevole contributo in termini di Pil (è l’unico settore in controtendenza positiva), di contrasto all’infla-zione, di contribuzione e di supporto all’occupazione Confagricoltura adotterà tutte le iniziative necessarie affinchè le imprese agricole con volume d’affari superiore ai 7000 euro possano continuare ad utiliz-zare i voucher secondo la normativa attuale.

Scontro sui voucher

I

n questo periodo si avvia la raccolta dei pro-dotti ortofrutticoli e, di conseguenza, c’è un in-cremento dell’occupazione stagionale nei

campi. “Riscontriamo un aumento di richieste di as-sunzione da parte di chi ha perso il lavoro in altri settori produttivi e che vede in quello primario un’opportunità per far fronte alle difficoltà del momento” . Lo sotto-linea Confagricoltura commentando i dati Istat sull’occupazione. Gli ingressi degli stagionali extra-comunitari hanno riscontrato una diminuzione del fabbisogno di manodopera dall’estero e la gran parte dei 25 mila posti in meno verrà colmato da lavoratori italiani. “L’agricoltura non fornisce soltanto possibilità occupazionali temporanee - osserva Confa-gricoltura - in quest’ottica può essere utile lo strumento dell’apprendistato per un inserimento stabile nelle aziende agricole” . ”Per fronteggiare la crisi non sono suf-ficienti manovre difensive - conclude Confagricoltura - servono anche interventi di tipo preventivo che consen-tano alle aziende agricole di mantenere i livelli occupa-zionali. In tal senso si stanno orientando gli altri grandi Paesi dell’Unione Europea, con l’adozione di provvedi-menti straordinari per il contenimento del costo del la-voro” .

Circolare dell’INPS sull’attività agrituristica L’

Inps ha precisato quali sono le attività agricole stagionali che possono ut i l izzare i voucher, chia-rendo che, per le attività agri-turistiche, le stesse sono da considerarsi attività agricole e che i lavoratori addetti, indi-pendentemente dal le man-sioni svolte, sono inquadrati nella attività agricola. Per-tanto l’Inps ritiene che l’agritu-rismo rientri tra le attività agri-cole stagionali e quindi nel-l’ambito di applicazione dei voucher.

Lavoro: 25 mila richieste di assunzione nei campi = calo di stranieri, in crescita gli italiani

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