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GIUGNO 2013

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iovedì 9 maggio i compo-nenti di Agrinsieme Ales-sandria sono stati ricevuti in Prefettura per la prima volta dal prefetto dott.ssa Romilda Tafuri

accompagnata dal capo di Gabi-netto, dott.ssa Fabrizia Triolo.

La delegazione di Agrinsieme era composta per la Cia - Confedera-zione Italiana Agricoltori Alessan-dria dal presidente Carlo Ricagni , dal vice presidente Gian Piero Amelio e dal direttore Giuseppe Botto ; per Confagricoltura Alessan-dria dal presidente Luca Brondelli di Brondello , dal direttore Valter Parodi , dal responsabile sindacale

Mario Rendina ; per Confcoopera-tive Alessandria dal presidente Ce-sare Balsamo e dal segretario gene-rale Giulio Veggi ; per Legacoop Agroalimentare Alessandria dalla responsabile di Agrinsieme Maria Patrizia Malvicino .

Oggetto dell’incontro con S.E. il prefetto Tafuri è stata una presenta-zione del Coordinamento Associa-tivo denominato “Agrinsieme” e del documento “Lo sviluppo del-

l’agroalimentare per la crescita del Paese”.

Il Coordinamento è nato all’inizio del 2013 con l’intento principale di incrementare lo sviluppo agricolo agroalimentare, attraverso la defi-nizione di strategie comuni di svi-luppo agricolo ed agroalimentare tali da garantire redditività alle im-prese ed alle cooperative agricole. Agrinsieme rappresenta un mo-mento di discontinuità rispetto alle logiche della frammentazione che spesso hanno caratterizzato la rap-presentanza agricola. Esso contri-buisce a rendere più forti le istanze del mondo agricolo e più efficace il confronto con le Istituzioni statali, regionali e comunitarie.

Il comparto agricolo e agroalimen-tare in Italia rappresenta una solida realtà per il Paese; un elemento cen-trale della sua struttura economica e occupazionale; una garanzia per la tutela del territorio e dell’ecosi-stema. Le produzioni agricole e ali-mentari di qualità rappresentano una primaria componente di eccel-lenza del Made in Italy.

L’agricoltura italiana è caratteriz-zata da una forte perdita di compe-titività che ha ridotto i redditi delle imprese di oltre il 25% negli ultimi 10/12 anni. La perdita di reddito è dovuta alla crisi economica gene-rale, ma anche a una fragilità strut-turale frutto di un’eccessiva fram-mentazione e all’assenza di poli-

tiche adeguate e diversificate per tipo di imprese.

Occorre una politica orientata alle imprese, nelle loro diverse articola-zioni, aggregazioni e rapporti con il mercato.

Scopo prioritario del documento presentato al Prefetto è perseguire l’obiettivo di collocare le imprese e il sistema agroalimentare nelle di-namiche della crescita perché essi contribuiscano e partecipino al-l’auspicabile ripresa economica del Paese e di confermare lo strumento della concertazione come prassi di responsabilità condivisa tra le Isti-tuzioni e le parti sociali, nel ri-spetto delle reciproche competenze e senza confusione di ruoli. Agrinsieme ha individuato alcuni obiettivi strategici come assi por-tanti di una nuova azione politica che favorisca “lo sviluppo del-l’agroalimentare per la crescita del Paese”: l’azione del Governo in Eu-ropa; il rafforzamento del sistema agroalimentare italiano (sostenere l’aggregazione delle imprese, la cooperazione e l’efficace regola-zione dei mercati, sostenere la ri-cerca e l’innovazione, favorire il ri-cambio generazionale, incentivare il mercato del lavoro con partico-lare riferimento alla vicenda dei la-voratori agricoli dell’area di Castel-nuovo Scrivia, rafforzare gli stru-menti per il credito, ridurre la pres-sione contributiva, fiscale e dei costi di produzione); una sistema-tica azione di semplificazione bu-rocratica; una corretta gestione delle risorse naturali; il quadro normativo di riferimento. Nell’elaborato sono poi contenuti i problemi provinciali con valenza nazionale: IMU, filiera agroalimen-tare, nuovo PSR – piano di svi-luppo rurale, Articolo 62 della legge 27/2012, burocrazia (con-trollo dei terreni su cui vengono erogati contributi comunitari, Sistri e gestione dei rifiuti, allineamento delle fasce contributive Inps ai fa-scicoli aziendali, ritardata con-segna dei certificati comprovanti il diritto alla tassazione agevolata per l’acquisto dei terreni), legislazione speciale per i terreni nelle aree go-lenali, interventi di contenimento degli ungulati.

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e tre Organizzazioni Agricole Alessandrine ul-timamente hanno più volte posto l’attenzione sulla questione maltempo alle istituzioni, oltre che all’opinione pubblica.

Le precipitazioni di carattere eccezionale e straordi-nario che si sono susseguite dal mese di marzo fino ad oggi - e non sembrano dare tregua anche nei pros-simi giorni - hanno generato notevoli problemi nelle nostre campagne.

Sulle coltivazioni autunno-vernine (quali frumento tenero e duro, orzo, triticale per citare le principali) i danni sono dovuti alla sommersione delle colture e al ritardo (che in molti casi ha assunto caratteristiche di assoluto impedimento) delle operazioni colturali, indispensabili per la perfetta riuscita delle coltiva-zioni.

“Questo anomalo andamento meteorologico si ripercuote negativamente anche sulle colture primaverili: infatti, l’impraticabilità dei terreni ha impedito ed impedirà la loro semina. Moltissimi terreni non riusciranno ad essere coltivati con ripercussioni economiche di straordinaria gravità per le aziende colpite” dichiarano i presidenti

Roberto Paravidino (Coldiretti), Luca Brondelli

(Confagricoltura) e Carlo Ricagni (Cia) .

Tra le colture primaverili cipolla, patata, pomodoro e barbabietola da zucchero stanno patendo danni di tipo parassitario e patologico. Per il pomodoro inoltre la concentrazione delle superfici trapiantate

potrebbe provocare gravi ripercussioni logistiche e organizzative durante le fasi di raccolta e consegna all’industria di trasformazione.

La situazione sul mais, coltura primaverile di eccel-lenza della nostra provincia, vede che gran parte della superficie ad essa destinata non è ancora stata seminata e le colture presenti in campo stanno su-bendo diradamenti e ritardi vegetativi e sono più soggette agli attacchi dei parassiti.

Non sfuggono a questa situazione neppure le colture frutticole e viticole, sulle quali il maltempo ha in-fluito non solo a livello fitopatologico, ma soprat-tutto in termini di capacità produttive. La flessione nelle previsioni di produzione assumerà probabil-mente livelli decisamente preoccupanti.

“Merita particolare attenzione anche il danno a infra-strutture, strade, fossi, terreni collinari interessati da frane e smottamenti: per il ripristino di queste infrastrutture le aziende dovranno sopportare spese che non potranno es-sere sostenute in base alle previsioni dei bilanci annuali”

commentano i Presidenti delle tre Organizzazioni .

Per tutti questi motivi, cogliendo una sempre cre-scente preoccupazione da parte degli associati, Col-diretti Confagricoltura e Cia Alessandria sono a ri-chiedere che venga dichiarato lo Stato di calamità naturale in tutta la provincia di Alessandria e che possano essere deliberati interventi di aiuto e di soc-corso a favore delle aziende agricole.

Agrinsieme provinciale incontra il prefetto Romilda Tafuri

Danni da maltempo: le Associazioni Agricole chiedono lo Stato di calamità

Pagina a cura di Rossana Sparacino

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