In breve del 24 Settembre 2013

24/09/2013
Mercato dei cereali e della soia (fonte Obiettivo Cereali de L’Informatore Agrario on line) Mercato sostanzialmente stabile per il frumento tenero, salvo qualche lieve aggiustamento al ribasso non particolarmente significativo. A Parigi il future di novembre ha chiuso venerdì scorso a 185,75 euro/t dopo una settimana non molto movimentata, mentre a Chicago il future di dicembre a 646,2 cent/bushel, con un leggero trend in rialzo, salvo il calo di venerdì dovuto alle solite prese di profitto da parte degli operatori. Il mercato fisico francese è leggermente più basso: la merce resa a Rouen quota 182 euro/t. In generale il frumento per consegne in avanti sembra apprezzarsi rispetto al mercato attuale, il che lascia sperare in qualche timido recupero per le quotazioni nei prossimi mesi. Non c’è molto da segnalare sulle piazze italiane, salvo che il frumento tenero panificabile ha ceduto un euro sia a Milano (chiusura a 205,50 euro/t) che a Bologna (200,50 euro/t). Stabili i frumenti di qualità superiore, salvo di un calo di 2 euro/t per il panificabile superiore a Bologna (208,50 euro/t). Per quanto riguarda il mais negli Usa ci si attende una produzione superiore al previsto (+5,9 milioni di tonnellate rispetto al previsto, seconda l’agenzia Informa) e il basso rischio di gelate precoci sembra confermare il dato. Il risultato è che il prezzo è in calo e che gli operatori finanziari tendono a vendere titoli: venerdì il CBOT ha chiuso a 451 cent/bushel, seguito dal Matif che venerdì quotava 166,50 euro/t contro una media di 170 euro/t della settimana precedente. Intanto in Italia, anche se le operazioni di raccolta non sono ancora a regime, il calo del mercato internazionale continua a influenzare le quotazioni per il prodotto nazionale. A Milano martedì scorso il mais ha chiuso a 194,50 euro (-10 euro/t), a Bologna la chiusura è stata di 179 euro/t (-12 euro/t). Il mais estero (origine Europa dell’Est) continua ad essere quotato oltre il livello reale (224 euro/t a Bologna), ma è evidente che la produzione nazionale non è più in condizioni di dettare le condizioni. L’orzo non sembra risentire delle fluttuazioni del mais. Per lo meno per il prodotto nazionale le quotazioni restano invariate: 209 euro/t a Milano (per l’orzo “pesante) e 206 euro/t a Bologna. Anche in Francia i prezzi sono stabili: l’ultima quotazione a Rouen è di 173 euro/t. Il mercato nazionale delle soia non quota ancora il nuovo raccolto, ma la tendenza della prossima campagna è già delineata. Le quotazioni saranno inferiori rispetto all’anno scorso, come dimostra l’andamento dei future a Chicago: 1.315,2 cent/bushel contro i 1.391,4 del venerdì precedente. La tendenza al ribasso è stata tenuta in considerazione dalle Borse italiane, con un calo, per la soia estera, di 10 euro/t sia a Milano (491,50 euro/t) che a Bologna (470,50 euro/t). Mais, annata complicata Le produzioni attese – scrive su terra e Vita il professor Amedeo Reyneri, della Facoltà di Agraria dell’Università di Torino - saranno in molti casi inferiori a quelle calcolate sulla base di una media pluriennale per le cause prima accennate: le riduzioni attese sono comprese tra il 5 e il 25% a seconda dell’impatto del tempo sulle semine e localmente per la grandine. Occorre però evidenziare che la forte eterogeneità non esclude produzioni locali anche discrete e in linea con le medie attese. L’analisi completa del professor Reyneri sull’annata maidicola nell’articolo sopra linkato.

Nuova Pac, attenzione al rinnovo dei contratti d’affitto Quando inizia la nuova Pac? È il caso di rinnovare il contratto di affitto? Conviene un contratto annuale o pluriennale? Chi beneficerà dei titoli e dei pagamenti diretti in caso di affitto? Chi sono i beneficiari dei nuovi titoli? Un articolo di Angelo Frascarelli pubblicato su Terra e Vita fa il punto della situazione e chiarisce le condizioni che regoleranno l’assegnazione dei nuovi titoli Pac. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere ai tecnici dell’Unione.