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TELAIO DI PRO OMO PER O DI T

Trattori con motori euro 3

Lame da neve omologate stradali

Spargisale portato con tramoggia rettangolare ribaltabile e disco distributore

“C

agricolo solo quando la cronaca denuncia gravi episodi cri-minali, come lo sfruttamento dei clandestini o le truffe all’Inps. Ma l’agricoltura non è questo; è un set-tore vitale, innovativo, eclettico e con grandi potenzialità di crescita. Lo dimostra il fatto che, nonostante la congiuntura negativa, il mercato del lavoro è in lieve crescita ed il va-lore aggiunto è tornato ad essere po-sitivo”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi

nel suo intervento al convegno “Lavoro, occupazione, produtti-vità. Il ruolo strategico dell’agri-coltura per il Paese” del 7 no-vembre scorso.

“L’occupazione dipendente del set-tore agricolo rappresenta una quota importante del mercato del lavoro del nostro Paese, sia in termini quantitativi, sia qualitativi. Merita quindi la massima considerazione all’interno del contesto economico e sociale del Paese e pari dignità ri-spetto al mercato del lavoro degli altri settori”.

L’occupazione nel settore agri-colo è stata sostanzialmente sta-bile, con vari momenti di crescita nell’ultimo decennio. Ed anche quest’anno, nonostante la crisi, cont inua ad aumentare. Nel primo trimestre l’assunzione di manodopera ha registrato +6,7%, nel secondo ha superato l ’ incremento a due ci fre (+10,1%).

Il tessuto produttivo sta cam-biando e si va verso un’agricol-tura più professionale e struttu-

rata in grado di assicurare occu-pazione più stabile e di qualità. A fronte di una riduzione del nu-mero complessivo delle aziende aumenta la loro dimensione media, crescono gli imprenditori agricoli professionali e aumen-tano le società agricole di per-sone e di capitali. Questo pro-cesso va favorito e non penaliz-zato, come invece succederà con la legge di stabilità per il 2013 che elimina, per le società agri-cole, la possibilità di optare per la determinazione del reddito su base catastale.

Urge, infatti, favorire e svilup-pare l’esercizio in forma socie-taria dell’impresa agricola in un settore caratterizzato ancora oggi da un’eccessiva frammentazione del tessuto produttivo e da pic-

cole dimensioni aziendali. Del resto i dati dimostrano che è pro-prio nelle società e nelle imprese più professionalizzate che si con-centra l’occupazione dipendente. Queste imprese hanno gli stessi problemi e incontrano le mede-sime difficoltà delle imprese degli altri settori produttivi: ele-vata pressione fiscale e contribu-tiva sul lavoro, bassa produtti-vità, eccesso di burocrazia. Il presidente Guidi, a proposito della riforma Fornero, ha quindi rimarcato l’assenza di Confagri-coltura al tavolo ufficiale di con-fronto tra Governo e parti sociali.

“Non vi può essere – ha commen-tato – scarsa attenzione sulle que-stioni dell’occupazione agricola, nella errata convinzione che le esi-genze delle impre

Mario Guidi infine ha eviden-ziato le proposte di Confagricol-tura per consentire alle imprese agricole di crescere in termini oc-cupazionali e di migliorare la produttività.

Per Confagricoltura è necessario: • estendere le misure di ridu-zione del cuneo f iscale al le aziende agricole che occupano operai a tempo determinato con garanzia occupazionale di al-meno 100 giornate;

• rendere strutturali, certi e di semplice applicazione gli incen-tivi fiscali e contributivi sulle ero-gazioni legate alla produttività; • rivedere le aliquote antinfortu-nistiche del settore agricolo, oggi sovradimensionate;

• bloccare gli aumenti annuali dello 0,20% delle aliquote pen-sionistiche agricole;

• introdurre le “assunzioni di gruppo” per le reti d’impresa e per i gruppi economici o fami-liari;

• attuare le semplificazioni pre-viste dal T.U. Infortuni per i lavo-ratori stagionali sulla base delle indicazioni fornite dall’Avviso comune del settembre 2011; • applicare gli sgravi già previsti dalla normativa vigente alle im-prese virtuose in materia di sa-lute e sicurezza sul lavoro. Per l’occasione erano presenti il presidente provinciale e regio-nale Gian Paolo Coscia e il di-rettore provinciale Valter Parodi .

a cura di Mario Rendina

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