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GIUGNO 2013

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Confagricoltura

Piemonte

FEASR

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali

Attività di informazione anno 2012-2013 che è stata oggetto di richiesta di finanziamento sulla Misura 111.1 sottoazione B

Informazione nel settore agricolo del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Piemonte

111431 A i T it i 210 150 i dd 1 19/09/11 12.19

L

a Flavescenza dorata è una malattia epidemica che attacca la vite; il suo agente infettivo è un fitoplasma – un microorganismo privo della parete cellulare molto simile ai batteri.

La malattia viene trasmessa alla vite dal vettore, l’insetto Cicadellide Sca-phoideus titanus : questo insetto per alimentarsi succhia la linfa da viti in-fette e assimila il fitoplasma che si instaura nelle ghiandole salivari. Pun-gendo altre viti, con la saliva l’insetto inietta il fitoplasma nelle piante sane infettandole. Ad oggi non sono conosciuti altri sistemi di trasmis-sione della malattia.

La Flavescenza dorata ha fatto la sua comparsa in Piemonte in provincia di Alessandria, nel Tortonese, nel 1998; di qui si è diffusa in tutto il terri-torio vitato piemontese e ha interessato anche le altre regioni del Nord Italia.

La Flavescenza è malattia da quarantena; dal 2000 in Italia la lotta è obbli-gatoria: non essendoci cure dirette contro la malattia gli unici accorgi-menti efficaci sono di profilassi utilizzando insetticidi contro il vettore ed eliminando le fonti di inoculo: questi sono i cardini del Decreto di Lotta Obbligatoria.

In questi ultimi anni si sta perfezionando la lotta, cadenzando i tratta-menti in base ai monitoraggi dell’insetto vettore (sia forme giovanili che l’adulto) e asportando in estate tutte le parti vegetali sintomatiche, per eli-minare dal vigneto tutti i potenziali focolai da cui la malattia può essere trasmessa.

Allontanare le fonti di inoculo significa anche intervenire sugli incolti e

sui vigneti abbandonati estirpando le piante di vite selvatica; per i nuovi impianti e per le eventuali sostituzioni si dovrebbe utilizzare materiale vi-vaistico termotrattato (il trattamento termico delle barbatelle in vivaio).

I sintomi della malattia

Il sintomo più eclatante è l’arrossamento tra le nervature nei vitigni a bacca rossa, che nelle varietà a bacca bianca assume una colorazione gial-lastra, che si può estendere all’intera lamina fogliare. Il portinnesto non manifesta alcun sintomo. Accanto alle manifestazioni cromatiche il rico-noscimento della malattia è possibile delle seguenti sintomatologie: • Germogli con numero inferiore di internodi • Internodi raccorciati e/o disposti a zig-zag • Foglie di dimensioni inferiori

• Bollosità della lamina fogliare per sviluppo ridotto delle nervature • Ripiegamento verso il basso della foglia

• Inserzione più acuta della lamina fogliare sul picciolo • Caduta anticipata delle foglie

• Disseccamento e disarticolazione del germoglio a partire dall’apice • Corteccia imbrunita nella parte interna a contatto con il legno • Stentato germogliamento primaverile

• Disseccamento delle infiorescenze o dei grappoli in allegagione • Ispessimento della lamina fogliare (percepibile al tatto) • Appassimento parziale o totale del grappolo dall’invaiatura • Consistenza gommosa del germoglio o mancata lignificazione Indagini molecolari possono fornire dati certi della presenza della ma-lattia, ma l’attenta valutazione dei sintomi presenti è sufficiente a fornire altrettante certezze: la presenza contemporanea di almeno 3 sintomi sulla stessa pianta fornisce l’evidenza della infezione da Flavescenza dorata.

L’insetto vettore

Lo Scaphoideus titanus è il vettore della malattia. Compie un unico ciclo all’anno. Sverna come uovo nel legno della vite; le uova non sono sensi-bili ai freddi invernali. La schiusa avviene generalmente tra la fine di maggio e la metà di giugno, a seconda dell’andamento termico primave-rile; durante i 5 stadi giovanili l’insetto si può vedere sulla pagina inferiore delle foglie più vicine al ceppo: le neanidi di 1° e 2° età (le più giovani) non trasmettono la malattia anche se si alimentano su piante ammalate. L’insetto acquisisce capacità infettive a partire dagli stadi ninfali di 3°, 4°

La Flavescenza dorata della vite

Una malattia da combattere tutti insieme

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