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GIUGNO 2013

17

Confagricoltura

Piemonte

FEASR

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali

Attività di informazione anno 2012-2013 che è stata oggetto di richiesta di finanziamento sulla Misura 111.1 sottoazione B

Informazione nel settore agricolo del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Piemonte

e 5° età; l’insetto che acquisisce il fitoplasma negli stadi giovanili è sempre infettivo.

La lotta

La lotta alla Flavescenza dorata è indiretta: deve essere indirizzata contro l’insetto vettore e devono essere adottate tutte le seguenti mi-sure di profilassi: estirpo dell’intera pianta colpita oppure elimina-zione della vegetazione sintoma-tica, pulizia degli incolti e dei vi-gneti abbandonati, cura dei vigneti mal gestiti. Accanto a queste mi-sure per i reimpiant i occorre sempre ribadire la necessità di di-sporre di materiale vivaistico sano, meglio se termotrattato. In provincia di Alessandria i tratta-ment i insett icidi obbl igatori contro il vettore sono due: il primo contro le forme giovanili tra la metà di giugno e l’inizio di luglio, a seconda del periodo di comparsa delle forme giovanili di terza età,

va effettuato soltanto al termine della fioritura della vite, ad alle-gagione avvenuta, a salvaguardia delle api e degli altri insetti pro-nubi ; il secondo contro gli adulti, circa un mese dopo. Per il rispetto

delle api e degli altri pronubi occorre sempre sfalciare e allontanare le fioriture erbacee spontanee dal vigneto .

Ove i monitoraggi dell’insetto vettore lo richiedano potrà essere effettuato un terzo trattamento.

Un quarto trattamento insetticida è ammesso ancora prima della ven-demmia, oppure localizzato sui filari esterni di vigneti situati in prossi-mità di vigneti abbandonati o incolti o capezzagne con presenza di viti selvatiche in cui si verifichino una recrudescenza della malattia e/o catture significative di adulti di scafoideo su trappole eventualmente poste sui fi-lari limitrofi oppure in post vendemmia.

In prossimità di incolti o capezzagne con presenza di viti selvatiche il trat-tamento deve essere localizzato e rivolto al vigneto; è vietato trattare gli in-colti e le capezzagne al fine di evitare danni agli insetti pronubi e alle api. I prodotti da utilizzare sono gli insetticidi registrati sulla vite contro i cica-dellidi. Le aziende aderenti alla misure agroambientali devono rispettare gli obblighi stabiliti nel disciplinare di difesa della vite.

Le aziende biologiche devono incominciare la lotta in anticipo di 10-15 giorni rispetto alle aziende convenzionali cadenzando con maggior fre-quenza gli interventi con insetticidi contenenti estratto di piretro naturale, meglio se addizionati a piperonil butossido, acidificando la miscela inset-ticida e intervenendo verso sera.

Occorre osservare particolare cura nell’effettuazione dei trattamenti, trat-tando tutti i filari con quantitativi di acqua tali da bagnare bene la vegeta-zione, evitando sgocciolamenti; l’irrorazione dovrà essere indirizzata su tutta la chioma, anche nella parte bassa della stessa; sarà anche opportuno eliminare al più presto i polloni e l’erba che può fungere da schermo al trattamento.

Inoltre è obbligatorio rispettare i tempi di carenza, ovvero i giorni che devono intercorrere tra il trattamento e la raccolta, oltre al tempo di rientro, i giorni tra il trattamento e l’ingresso in campo senza le prote-zioni individuali; questi dati sono desumibili dalle etichette dei pro-dotti.

I monitoraggi

Monitorare la comparsa delle forme giovanili e degli adulti è la base per la realizzazione di una lotta efficace.

In provincia di Alessandria questa attività sta intensificando di anno in

anno e per il 2013 sarà ulteriormente estesa.

L’epoca dei trattamenti insetticidi, in base ai monitoraggi, viene segnalata affiggendo appositi bollettini presso le bacheche comunali.

Trattare contemporaneamente e tutti insieme è condizione necessaria per organizzare un sistema di lotta efficiente ed efficace.

Novità normative e sanzioni

La Regione Piemonte nel 2013 ha assunto due delibere di rilievo riguar-danti la lotta alla Flavescenza dorata della vite:

– l’esclusione da tutti i contributi economici in ambito agricolo a chiunque non rispetti le misure previste dai Decreti di Lotta Obbliga-toria e dall’art. 18 ter della LR 63 del 12 ottobre 1978 (Misure di emer-genza per la prevenzione e l’eradicazione di fitopatie ed infestazioni pa-rassitarie);

– linee guida per l’introduzione nei regolamenti comunali di specifiche norme per la prevenzione e la lotta degli organismi nocivi.

Queste decisioni regionali finalmente forniscono ai Comuni le necessarie indicazioni sulle misure che essi stessi responsabilmente devono mettere in campo per prevenire la diffusione della malattia, per effettuare una più capillare vigilanza sul territorio e per verificare l’attuazione degli eventuali provvedimenti sanzionatori.

Nei confronti delle Aziende alle quali venga dimostrata senza ombra di dubbio l’inadempienza alle norme obbligatorie dettate dal Decreto Mini-steriale di Lotta Obbligatoria oltre alle esclusioni da ogni contributo eco-nomico potranno essere comminate anche le sanzioni amministrative di-rette dal mancato rispetto delle norme che, si ricorda, ammontano: – per il mancato estirpo intimato dalla Regione Piemonte a 0,30 euro per metro quadrato di vigneto con un minimo di 1.500 euro;

– per la mancata effettuazione dei trattamenti insetticidi da 200 a 1.200 euro.

Chiunque non rispetti gli obblighi derivanti dalla mancata applicazione del Decreto Ministeriale di Lotta Obbligatoria oltre a incorrere nelle san-zioni previste dall’articolo 500 del Codice Penale è perseguibile a livello amministrativo con sanzioni pecuniarie da euro 200 a euro 1.200 per l’omissione dei trattamenti e da euro 1.500 a euro 3.000 all’ettaro per il mancato estirpo.

Marco Visca

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