In breve del 1 Ottobre 2012

01/10/2012

La dieta per le Regioni
Il decreto che taglia il costo delle Regioni dovrebbe essere all'esame del Consiglio dei ministri di giovedì, ma il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera ha già anticipato che verranno commissariati i Governatori non virtuosi. I punti base del provvedimento che interviene sui costi della politica prevede sanzioni per le Regioni che non si adegueranno alle nuove regole. In estrema sintesi l’intervento prevede un taglio dei consiglieri regionali (da un minimo di 290 a un massimo di 600 poltrone), il passaggio al sistema di calcolo contributivo per la determinazione del trattamento previdenziale, una sforbiciata alle indennità, con le spese di chi è eletto e dei gruppi che andranno sottoposte a certificazione. Non alle autocertificazioni e sì alle verifiche della Corte dei conti sui bilanci dei partiti.


Province, difficile il taglio deciso a tavolino
L’abolizione delle province imposta dal Governo si sta rivelando un'operazione complessa. I Consigli delle autonomie locali (o, in alternativa, le Conferenze permanenti regioni-autonomie locali), dovranno presto presentare un'ipotesi di riordino, da girare il giorno dopo alla Regione, che entro il 23 ottobre dovrà inviare una proposta al Governo. Solo tre regioni (Emilia Romagna, Abruzzo e Puglia) hanno un'ipotesi definita. Per le altre amministrazioni a statuto ordinario la situazione è articolata: c'è chi non ha ancora affrontato il problema, chi si scontra con le resistenze dei territori, chi intende chiedere deroghe.


La Russia dice no al mais ogm
Dopo la diffusione dello studio sugli OGM dell’Università francese di Caen, la Russia (da poco entrata a far parte del WTO) sospende le importazioni di mais Ogm Monsanto. Lo studio - che evidenzia rischi per la salute legati all’assunzione del mais nk603 ogm - è stato oggetto di riesamina a cura dell’Istituto nazionale per la nutrizione, dietro la spinta dell’Autorità Russa per la tutela dei consumatori. La stessa autorità ha anche chiesto il parere della Commissione Europea in merito, tramite la direzione generale per la salute e la politica del consumatore.