Documento unitario delle associazioni agricole e venatorie per il rinnovo delle cariche negli A.T.C.

23/10/2012

Conservazione dell’ambiente e tutela della biodiversità sono obiettivi comuni per cacciatori, agricoltori e ambientalisti.
Una attività venatoria ben controllata ed in piena sintonia con le direttive europee, una totale applicazione della Legge 157 del 1992, punto di equilibrio molto avanzato, ma che deve trovare un più corretto rapporto tra Governo, Parlamento e Regioni, sono riferimenti indispensabili.
Occorre prendere coscienza di questo per proseguire un percorso comune che allontani pregiudizi e metta a confronto tutti coloro che hanno tra le priorità la difesa di quel bene comune che si chiama "patrimonio ambientale".
In questo contesto grazie agli A.T.C. anche il mondo agricolo riafferma un ruolo importante per i compiti assegnati che, d’altronde, vengono riconosciuti anche attraverso incentivi e risarcimento danni.
L’ Attività Venatoria deve rappresentare una soluzione e non certamente un problema quando si parla di protezione del territorio e della fauna: questo il mondo agricolo le sostiene da sempre con determinazione e convinzione, infatti il riequilibrio faunistico passa attraverso la caccia compatibile nel rispetto delle normative Eurepee, Nazionale Regionali.
Gli A.T.C sono istituti fondamentali di gestione territoriale e faunistica, soggetti di diritto privato con funzioni chiaramente pubbliche che si configurano come istituti di secondo livello e devono coniugare la massima efficienza con una grande partecipazione delle varie componenti sociali.
Gli A.T.C. devono svolgere un ruolo progettuale per lo sviluppo produttivo del territorio rivolto specialmente al miglioramento ambientale, di aree poco inclini alla produzione agricola, che se oggetto di attenzione possone produrre reddito sviluppando attività legate al mondo faunistico venatorio.

ln occasione del rinnovo degli Organismi direttivi degli A.T.C. le Associazioni Agricole e Venatorie concordano sui seguenti punti fondamentali:

- 1) Programmi di controllo, contenimento e relativi piani di abbattimento, anche al di fuori del periodo di caccia, della fauna selvatica a cui sono imputabili i maggiori danni alle colture agricole. Si concorda sulla necessità di operare affinché vengano affidate agli A.T.C. le competenze inerenti l’autorizzazione a svolgere gli abbattimenti.
- 2) Tempestivo accertamento dei danni prodotti dalla fauna selvatica alle coltivazioni agricole come previsto dal DGR n. 114-6741 del 3/8/07
- 3) Pagamento dei danni entro i termini di legge successivi alle scadere di egni semestre in cui sono stati accertati come previsto dal DGR n. 114-6741 del 3/8/07. Qualora i fondi trasmessi dalla Regione non fossero sufficienti a coprire integralmente i danni arrecati dalla fauna selvatica gli Atc ricorreranno a fondi propri.
Le Associazioni venatorie ed agricole concordano sulla necessità di sviluppare il massimo impegno per il ritorno alle Regioni della Tassa di Cancessione Governativa pagata dai cacciatori, che consentirebbe investimenti per i miglioramenti ambientali finalizzati alla riduzione dei danni.
- 4) Riunione periodica quadrimestrale di un tavole di concertazione tra le Associazioni Agricole e le associazioni Venatorie al fine di verificare l’operato degli A.T.C. ed esaminare le questioni più rilevanti concernenti i rapporti tra attività agricola ed attività venatoria praticate sul territorio provinciale.
- 5) Si precisa altresì che, in caso di problematiche inerenti i punti precedenti, le parti potranno richiedere sessioni straordinarie del Tavolo che dovrà riunirsi entro 10 giorni dalla richiesta di convocazione.

Le Associazioni Agricole e Venatorie ribadiscono come la pianificazione del territorio agro-silvo-pastorale sia attuata tramite l’elaborazione e l‘adozione dei Piani Faunistici Provinciali e del Piano Faunistico Regionale che consenta di individuare:

- le oasi di protezione, le zone di ripopolamento
- i centri pubblici e privati di produzione della fauna selvatica allo state naturale
- le zone per l’allenamento e le gare dei cani
- i criteri per la corresponsione di incentivi agli operatori agricoli che si impegnino per la tutela e il ripristino degli habitat, all’incremento della fauna selvatica e tutte le iniziative possibili al fine di prevenire i danni stessi
- i territori da destinare alla costituzione delle Aziende Faunistico Venatorie e delle aziende Agrituristiche Venatorie
- le aree meno vocate all’agricoltura valorizzandole con la produzione di selvaggina per fini venatori, per ripristino faunistico ambientale, per integrazione al reddito degli agricoltori.

Questa grande ed impegnativa opera programmatoria e pianificatoria, per essere portata a compimento in modo positivo, dovrà vedere impegnati, in tutte le fasi della sua costituzione, il mondo agricolo, venatorio e ambientale per consentire così alla Provincia, deputata a predisporre il Piano Faunistico Provinciale, di dotarsi di uno strumento programmatorio scientificamente valido.
Tenuto conto del ruolo da sempre svolto dal mondo agricolo in materia di difesa ambientale, di salvaguardia del territorio, di mantenimento della fauna, si riconosce che le rappresentanze agricole nell’amministrazione degli A.T.C. vengano tenute in debita considerazione.
Questo insieme di compiti e funzioni di così alto impegno, portano le Associazioni firmatarie ad esprimere la ferma volontà di compiere ogni sforzo per raggiungere un alto grado di confronto nella gestione degli A.T.C. coscienti che il mondo agricolo e quello venatorio possono trovare un corretto equilibrio che consenta di proseguire nel comune percorso del miglioramento ambientale.
Le Associazioni Agricole e Venatorie si impegnano a seguire, nelle designazioni di propria competenza, questi criteri e volontà e ad agire fra loro in modo concertativo nei Comitati di Gestione degli A.T.C. , ricercando contestualmente la convergenza e l’incontro con le forze di protezione ambientale e i rappresentanti degli Enti Locali.
Convinti di queste possibilità e della bonta degli obiettivi da raggiungere, le Associazioni Agricole e Venatorie sottoscrivono il presente documento e assumono fra loro l’impegno a realizzare, negli organi di gestione degli A.T.C. , tramite i propri rappresentanti, accordi di gestione in uno spirito costruttivo e unitario.
Sono queste le iniziative che il mondo agricolo e venatorio si impegnano ad intraprendere, in un percorso comune di crescita, a salvaguardia e tutela dell’ambiente e della fauna.
Il presente accordo ha validità fino a1 30/04/2013. Si intende tacitamente rinnovato di anno in anno, con durata dal 1 maggio al 30 aprile dell’anno successivo, salvo disdetta delle Associazioni Agricole o delle Associazioni Venatorie da inviarsi, a mezzo fax, entro il 30 aprile di ogni anno.

Alessandria, 08/10/2012