La vera emergenza è la volatilità dei prezzi

02/11/2011

Il presidente di Confagricoltura Mario Guidi è intervenuto il 26 ottobre scorso al convegno su “La sicurezza alimentare ed il ruolo dell’Europa” promosso da Cgil, in cui è emerso quanto segue.
L’agricoltura ha un compito fondamentale che è quello di produrre cibo per tutti, sicuro per i suoi aspetti di salubrità e di igiene, rispettoso dell’ambiente, tutto ciò in un contesto di competizione mondiale. Nel 2050 per soddisfare la richiesta di cibo nel Pianeta sarà necessario il 70% di produzione agricola in più, ma l’attuale riforma della Politica agricola comune non ne tiene conto. Dobbiamo
far comprendere che produrre non è un tabù.
C’è un modello produttivo europeo che va rivisto. Fino ad oggi ha puntato ad un contenimento delle quantità, a quote produttive e limitazioni. E’ giunto il momento di dire che è superato, le aziende agricole devono tornare a produrre. Si può e si deve coniugare quantità e qualità, quantità e sicurezza.  Controlli ferrei e procedure di rintracciabilità permettono di individuare immediatamente
le anomalie ed a far sì che non entrino nel circuito alimentare. L’Unione europea, nel corso degli anni, ha imparato a fronteggiare allarmi come quello della Bse, ed oggi abbiamo tutti gli strumenti per affrontare, fronteggiare e circoscrivere le eventuali situazioni pericolose.
La vera emergenza che deve trovare soluzioni adeguate è oggi quella della volatilità dei prezzi. I picchi clamorosi raggiunti a volte dalle quotazioni delle commodity confermano che il cibo non può essere considerato un bene qualsiasi. Eventi climatici, fenomeni speculativi, assenza di governance, non danno certezze e rendono instabili le quotazioni delle materie prime, danneggiando consumatori
e produttori, e rende i paesi poveri ancor più poveri.
L’agricoltura va posta al centro delle politiche economiche. I bisogni primari che viene a soddisfare sono di fondamentale importanza e finora non lo si è compreso appieno. La rinnovata attenzione per un settore, che è primario di nome e di fatto, è il primo fondamentale passo verso il traguardo della stabilità, delle certezze che permettono poi di investire e di programmare lo sviluppo.