Lavoro irregolare: aumentate fino a 10 volte le sanzioni amministrative

07/01/2014

Il decreto Legge del 23 dicembre 2013 n. 145 (Legge di Stabilità) ha previsto misure di contrasto al lavoro sommerso e irregolare, incrementando fortemente alcune sanzioni già previste: si va da un aumento del 30% fino a uno pari a 10 volte la multa precedente. Queste ultime riguardano il caso in cui venga scoperto l’impiego di lavoratori dipendenti, non risultanti dalle scritture contabili (lavoratori in nero): in questi casi il datore di lavoro viene punito oltre che penalmente, anche con una ulteriore sanzione amministrativa che viene quantificata dal 200% al 400% dell’importo “del costo del lavoro”, calcolato sulla base dei vigenti contratti collettivi e per tutto il periodo compreso tra l’inizio dell’anno e la data di constatazione della violazione. È bene ricordare che per costo del lavoro si intende: il salario, i contributi previdenziali, le ritenute irpef, le addizionali (comunali - provinciali – regionali) che, aggiunte alle sanzioni e alle azioni penali, risultano veramente troppo elevate. Pertanto si raccomanda la massima e scrupolosa attenzione nell’instaurare preventivamente, così come prevede la legge, i rapporti di lavoro, almeno un giorno prima dell’inizio dei lavori. Gli addetti al servizio paghe di Confagricoltura sono a disposizione per rendere tutta la consulenza necessaria all’adozione di regolari rapporti di lavoro.