Domande di contributo OCM vino: opportunità per le aziende vitivinicole

07/01/2013

Come anticipato sul numero precedente del nostro giornale, la Regione Piemonte ha pubblicato il bando per le domande di contributo della misura investimenti per le aziende vitivinicole. Siamo alla terza applicazione della misura e, rispetto a quanto avvenuto nelle due precedenti campagne, possono presentare domanda tutti gli imprenditori agricoli professionali, singoli o associati, titolari di azienda agricola nella quale vengono trasformate uve per la produzione di vino. La spesa minima ammessa è di 20.000 euro, quella massima di 150.000 euro; il contributo concesso è pari al 40% della spesa effettivamente sostenuta. Gli interventi ammessi non si discostano da quelli presenti nei bandi riservati alle due campagne precedenti e riguardano tutti gli investimenti che entrano a far parte del processo di produzione enologico, sia di tipo fondiario che di tipo agrario. Riassumendo, le tipologie di interventi che le aziende possono effettuare sono:
• la costruzione di cantine;
• la ristrutturazione di fabbricati da adibire a cantine;
• la costruzione o la ristrutturazione di fabbricati da destinare alla commercializzazione dei prodotti vitivinicoli;
• macchinari ed impianti per la trasformazione e la conservazione dei prodotti vitivinicoli;
• è possibile effettuare anche l’acquisto di attrezzature informatiche, ma la spesa massima ammessa ammonta a 1000 euro.
Le aziende non possono acquistare attrezzature usate, a meno che non riescano a dimostrare che queste attrezzature sono qualitativamente superiori ad analoghe attrezzature nuove. Non è consentito effettuare la sostituzione di beni già in possesso dell’azienda: per fare un esempio, un’azienda non può acquistare dei serbatoi di stoccaggio mantenendo inalterata la capacità della cantina, ma in caso di acquisto di queste attrezzature, la capacità della cantina deve aumentare. Le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda e le fatture di acquisto dei beni oggetto di contributo devono avere data successiva a quella in cui è stata presentata la domanda. I pagamenti possono essere effettuati solamente attraverso bonifico, Ri.Ba. o carta di credito (se collegata al conto corrente indicato in domanda) e deve essere allegata alla fattura la documentazione rilasciata dalla banca relativa al pagamento (ad esempio la ricevuta del bonifico); solamente per fatture di importo inferiore ai 200 euro è sufficiente la quietanza (con la dicitura “pagato”, timbro del fornitore, data e firma del fornitore); per tutte le fatture di importo superiore a 200 euro non è ammesso il pagamento tramite assegno, vaglia postale o contanti. Per questa campagna di applicazione sono previsti solo progetti di tipo annuale, da concludersi entro il 31 maggio 2013; pertanto non sarà più possibile ricevere un anticipo del contributo attraverso la stipula di una fidejussione. Dopo il termine ultimo per la presentazione delle domande di aiuto, che scade al 18 febbraio, gli Uffici regionali dovranno effettuare le istruttorie delle domande, che presumibilmente richiederanno alcune settimane di tempo; al termine della fase di istruttoria sarà pubblicata la graduatoria regionale; se le aziende intenderanno procedere alla realizzazione degli interventi dopo avere ricevuto informazioni riguardo alla loro posizione in graduatoria, i tempi per portare a termine le iniziative saranno molto ristretti (meno di tre mesi). Questa condizione deve essere tenuta presente soprattutto dalle aziende che intendono effettuare interventi di tipo edilizio, che di solito richiedono tempi più lunghi in fase di realizzazione, ma anche nella fase preliminare di stesura dei progetti e di richiesta delle autorizzazioni alle autorità competenti.

Luca Businaro