In breve del 16 Dicembre 2014

16/12/2014

Convegno sulle reti d’impresa ad Alessandria
Confagricoltura Alessandria organizza il convegno "Le reti d'impresa. Nuove opportunità e vantaggi per lo sviluppo delle aziende agricole". L'incontro si terrà questa mattina alle 10  presso alla Camera di Commercio di Alessandria in via Vochieri, 58 - Sala Castellani. Dopo l’apertura dei lavori a cura del presidente Luca Brondelli di Brondello, interverranno Maria Cristina D’Arienzo (responsabile “Reti d’impresa” di Confagricoltura) sugli aspetti civilistici, Nicola Caputo (responsabile “Area fiscale” di Confagricoltura) sugli aspetti fiscali e Roberto Caponi (responsabile “Area sindacale” di Confagricoltura) sugli aspetti lavoristici. Domani, mercoledì 17 dicembre 2014, su Telecity 7Gold (canale 10) nel telegiornale delle 12.30, andrà in onda un servizio sul convegno.
http://www.confagricolturalessandria.it/documenti/inbreve/locandina_convegno_reti_d_impresa.pdf

Spandimento liquami, c’è tempo fino alla vigilia di Natale
Ieri la Giunta regionale ha disposto la temporanea sospensione, per dieci giorni (fino  al 24 dicembre compreso), del divieto allo spandimento dei liquami zootecnici nelle aree esterne alle Zone Vulnerabili ai Nitrati di origine agricola, per i soli terreni con coltura in atto o con residui colturali, purché sia data comunicazione preventiva alla Provincia competente per territorio da parte delle aziende interessate a operare distribuzioni nel periodo di sospensione. Restano invariati sia i criteri generali di utilizzo agronomico (per esempio il divieto di distribuzione su suolo saturo d'acqua), sia il blocco invernale allo spandimento dei materiali assimilati ai liquami (per esempio i digestati) e dei liquami zootecnici su suolo nudo.

Il mercato dei cereali e dei semi oleosi
È stata una settimana senza movimenti particolari per il mercato nazionale dei frumenti tenero e duro, del mais e dei semi oleosi. Rimangono invariate tutte le quotazioni, a eccezione dei frumenti foraggeri e dell’orzo, che continuano ad aumentare. Sui mercati internazionali si assiste invece a un netto incremento delle quotazioni, dovuto forse anche al crollo del petrolio che spinge gli investitori istituzionali a cercare altre commodity sulle quali puntare.

I prezzi del frumento tenero nazionale sono rimasti invariati su tutti i mercati: le quotazioni del frumento tenero panificabile sono a Milano di 199,50 euro/t e a Bologna di 197 euro/t. A Milano è stato registrato un lieve aumento (+2 euro/t) per i frumenti a uso zootecnico e per alcune provenienze estere (qualità base), mentre a Bologna sono aumentati di 5 euro/t i frumenti nordamericani, per via dell’euro debole e dei rincari sulle piazze internazionali.

Sui mercati a termine internazionali la settimana era partita con una serie di ribassi, poi ampiamente recuperati durante la sessione di venerdì scorso. Il future di gennaio del Matif quota ora 188,75 euro/t; a Chicago è scaduto il future di dicembre, e anche per questa ragione il future di marzo 2015 ha trovato numerosi compratori, spingendo in su il prezzo fino alla chiusura di 606,4 cent/bushel (178,84 euro/t). Insomma, non siamo ancora ai livelli pre-raccolta, ma lo spettro di una campagna a prezzi stracciati sembra essersi definitivamente allontanato. Il rublo ormai svalutatissimo favorisce le esportazioni russe, anche se sembra che il governo stia facendo di tutto per rallentarne il ritmo.  La concorrenza dal Mar Nero ha ridotto il sostegno alle quotazioni in Francia, dove il prezzo fob Rouen di venerdì era di 184 euro/t. In sintesi, il mercato dei derivati sale, quello del grano tenero per pronta consegna subisce una battuta d’arresto.

Il mercato del mais nazionale è rimasto per lo più invariato. A Milano la quotazione è rimasta ferma a 146,50 euro/t, a Bologna si è registrato un aumento di 2 euro/t (159 euro/t), riconducibile all’analogo rincaro dei mais esteri al porto di Ravenna.  A Chicago il future di marzo 2015 ha oltrepassato quota 400, e si è assestato venerdì scorso a 407,4 cent/bushel (128,74 euro/t). Il future di gennaio del Matif ha chiuso a 157,25 euro/t. Il trend generale è in rialzo, ma con un andamento dei prezzi scostante e molto volatile.  Ne è conferma lo sviluppo dei prezzi in Francia. Venerdì il prezzo era di 151 euro/t fob Bordeaux, ossia senza variazioni di rilievo rispetto alla settimana precedente.

L’orzo nazionale continua ad aumentare: +3 euro/t a Milano (191,50 euro/t) e +2 euro/t a Bologna (190 euro/t). I rialzi del frumento tenero delle scorse settimane e la preferenza per l’orzo rispetto al mais di alcune industrie mangimistiche sostengono, almeno per il momento, le quotazioni dell’orzo nazionale ed estero. A Rouen il prezzo per merce resa al porto ha toccato quota 175 euro/t nel corso della settimana, per poi chiudere venerdì a 169 euro/t. Le esportazioni comunitarie soffrono la concorrenza del Mar Nero, e pertanto il potenziale di rialzo delle quotazioni risulta per il momento limitato.

I semi di soia nazionali sono rimasti invariati a Milano (342,50 euro/t), mentre a Bologna si registra un rialzo di 3 euro/t (344 euro/t), dovuto all’adeguamento del prezzo rispetto ai semi esteri (+5 euro/t, 361,50 euro/t). Invariato il prezzo dei semi di girasole (278,50 euro/t).  A Chicago il future di gennaio ha chiuso venerdì a 1.047,2 cent/bushel (308,80 euro/t), in rialzo rispetto agli inizi della scorsa settimana. I semi di colza (Matif febbraio 2015) quotano ora 342,75 euro/t. In generale è difficile riconoscere un trend univoco per i semi oleosi; l’andamento è caratterizzato da frequenti cali e rialzi e da una evidente volatilità delle quotazioni.