Il regime delle quote zucchero dell'UE giunge al termine

02/10/2017

Dopo quasi 50 anni, l'ultimo sistema di contingenti agricoli ancora in vigore per gestire la produzione di zucchero nell'Unione europea è giunto al termine il 30 settembre 2017.

La decisione di porre fine in tale data al regime delle quote zucchero è stata presa di comune accordo dal Parlamento europeo e dagli Stati membri nell'ambito della riforma della politica agricola comune (PAC) del 2013, in seguito a un importante processo di riforma e ristrutturazione avviato nel 2006.

Tra il 2006 e il 2010 il settore dello zucchero è stato completamente ristrutturato con un finanziamento di 5,4 miliardi di EUR: esso ha potuto quindi prepararsi adeguatamente a questo momento e la produttività è notevolmente migliorata negli ultimi anni. La fine del sistema delle quote offre ai produttori la possibilità di adattare la propria produzione alle effettive opportunità commerciali, esplorando in particolare nuovi mercati di esportazione, e semplifica considerevolmente l'attuale gestione della politica e gli oneri amministrativi che gravano su operatori, produttori e commercianti.

Phil Hogan, Commissario per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale, ha dichiarato: "La fine del sistema delle quote rappresenta una svolta decisiva per il settore europeo dello zucchero e segna una nuova tappa significativa verso l'orientamento al mercato della politica agricola comune. I produttori avranno ormai l'opportunità di ampliare i loro scambi sui mercati mondiali e, grazie all'opportuno sostegno strategico della Commissione europea (come ad esempio l'Osservatorio del mercato dello zucchero che fornisce informazioni di mercato tempestive e pertinenti), dovrebbero avere ogni possibilità di farcela. Sono certo che, da quando è stata decisa la data di smantellamento delle quote zucchero, il settore si sia ben preparato a sfruttare le opportunità offerte dalla fine del regime".

L'Unione europea continuerà a sostenere il settore dello zucchero

Per continuare ad aiutare il settore europeo dello zucchero a far fronte a problemi imprevisti sul mercato è possibile avvalersi di diverse misure previste dalla politica agricola comune. Tra queste figurano un sostanziale dazio all'importazione nell'UE (al di fuori degli accordi commerciali preferenziali) e la possibilità di fornire aiuti all'ammasso privato e applicare disposizioni anticrisi, che permetterebbero alla Commissione di prendere provvedimenti in caso di gravi crisi del mercato che comportino un forte aumento o una marcata riduzione dei prezzi di mercato. È inoltre previsto un sostegno al reddito degli agricoltori sotto forma di pagamenti diretti, compresa la possibilità offerta agli Stati membri dell'UE di fornire un "sostegno accoppiato facoltativo" ai settori in difficoltà, ivi compresa la bieticoltura.

La possibilità di negoziare collettivamente le condizioni di ripartizione del valore nei contratti conclusi tra i bieticoltori e l'industria di trasformazione dell'UE sarà mantenuta dopo lo smantellamento delle quote.

La Commissione europea ha inoltre migliorato la trasparenza sul mercato dello zucchero in previsione dell'abolizione del sistema delle quote. Un nuovo Osservatorio del mercato dello zucchero fornisce analisi a breve termine e statistiche su tale mercato, nonché analisi e previsioni per aiutare gli agricoltori e l'industria di trasformazione a gestire con maggiore efficacia le proprie attività.

Contesto

Il regime delle quote nel settore dello zucchero è stato instaurato con le prime norme della PAC sullo zucchero nel 1968, unitamente a un prezzo di sostegno a favore dei produttori fissato a un livello nettamente superiore al prezzo del mercato mondiale. La decisione di abolire il regime delle quote zucchero è stata presa dagli Stati membri nel 2006.

La fine di tale regime segue l'importante riforma del settore attuata tra il 2006 e il 2010. Il prezzo medio dello zucchero dell'UE ha registrato una ripresa dalla fine del 2016 attestandosi a circa 500 EUR/t e si è mantenuto stabile nel corso degli ultimi mesi.

L'UE è il primo produttore al mondo di zucchero di barbabietola (all'incirca il 50% del totale). Quest'ultimo rappresenta tuttavia soltanto il 20% della produzione mondiale di zucchero: il restante 80% è ottenuto infatti dalla canna da zucchero. Nell'Unione europea, la barbabietola da zucchero viene coltivata prevalentemente nel nord Europa, dove il clima è più favorevole alla sua coltivazione. L'UE possiede altresì un'importante industria di raffinazione dello zucchero di canna greggio importato.

Fonte: Commissione Europea