Confagricoltura: «A rischio la filiera bieticola italiana. Le proposte per uscire dalla crisi»

12/04/2018

Confagricoltura, aderendo al “Patto per lo zucchero italiano” promosso da COPROB - Cooperativa produttori bieticoli - che stanno sottoscrivendo associazioni di categoria, singole imprese agricole e operatori della filiera – chiede una serie misure nazionali ed anche europee per sostenere, valorizzare e proteggere lo zucchero 100% italiano.

Condividendo le preoccupazioni dei produttori e di tutta la filiera dello zucchero, Confagricoltura intende fornire pieno appoggio all’iniziativa del “patto”, dando massima disponibilità anche per la raccolta di adesioni da parte delle proprie aziende. Nel frattempo sollecita una serie di interventi urgenti da porre in essere a livello nazionale per il settore bieticolo-saccarifero: conferma e aumento del premio disaccoppiato per il 2019; concessione e aumento di aiuti de minimis a livello regionale, come già disposto per il 2018; campagna straordinaria di promozione e valorizzazione della zucchero ‘Made in Italy’, d’intesa con l’industria dolciaria.

Confagricoltura ha fatto un’analisi sugli scenari presente e futuro. La liberalizzazione delle quote europee ha indotto  Francia e Germania  ad aumentare del 20% le superfici agricole bieticole, generando in Europa un eccesso di produzione. Nonostante la crescita delle esportazioni e la contrazione delle importazioni dai paesi terzi, gli stock di fine campagna hanno superato i due milioni di tonnellate; a livello mondiale, le giacenze hanno raggiunto i cinque milioni di tonnellate.

In ambito europeo, i prezzi per lo zucchero bianco si sono attestati attorno ai 500 euro/tonn nella prima parte del 2017. A partire dall’autunno si è registrata una rapida contrazione fino a 400 euro/ tonn a dicembre scorso.

Per quanto riguarda la prossima campagna (2018-2019), le stime della Commissione di Bruxelles  - prosegue Confagricoltura - indicano solo una leggera riduzione della produzione (circa il 3%) per effetto della contrazione delle superfici messe a coltura negli Stati membri. Su scala mondiale la produzione dovrebbe restare eccedentaria, anche per effetto della raccolta record in India e Thailandia. Pertanto, la conclusione degli esperti della Commissione Europea è che i prezzi potrebbero scendere fino a 350 euro a tonnellata.

In considerazione della contrazione dei prezzi, con la diversificazione degli investimenti verso altre colture, Confagricoltura prevede una riduzione delle superfici investite a barbabietola a livello europeo - dal momento che scadranno i contratti pluriennali (in genere di tre anni) per le semine di barbabietole in essere in altri Stati membri – e quindi della produzione complessiva di zucchero nella UE.

Infine, è atteso il consolidamento di nuovi mercati di sbocco della produzione europea (Africa sub-sahariana, Cile, Haiti). In Brasile, nel dicembre dello scorso anno, è stato annunciato un ulteriore rafforzamento a lungo termine della ‘filiera bioetanolo’, per raggiungere gli obiettivi fissato dalla Conferenza di Parigi (COP 21) sul cambiamento climatico; oltre tutto lo  spostamento verso la produzione di bioetanolo è più redditizio rispetto allo zucchero di canna, anche per l’aumento dei prezzi del petrolio, registrato negli ultimi mesi.

“Risulta evidente che il settore bieticolo-saccarifero italiano rischia di scomparire, con pesanti conseguenze di ordine sociale ed economico – conclude Confagricoltura -. In questo difficile momento sarà decisiva la campagna di commercializzazione 2018-2019 perché, a seguire, potrebbero maturare le condizioni per dare nuove prospettive al settore”.