Rinvio al 1° marzo 2021 per la rottamazione-ter e il saldo e stralcio

10/12/2020

Il Consiglio dei Ministri il 30 novembre scorso ha approvato il decreto-legge “Ristori-quater” che stanzia ulteriori 8 miliardi, conseguenti al nuovo scostamento di bilancio, per rafforzare ed estendere le misure necessarie al sostegno economico dei settori più colpiti dalla pandemia, nonché con ulteriori disposizioni connesse all’emergenza in corso.
Il decreto ristori quater è stato trasmesso, unitamente al decreto ristori ter, al Senato della Repubblica come subemendamento all’emendamento Governativo che aveva introdotto i contenuti del decreto ristori bis nel disegno di legge di conversione del decreto-legge ristori. I quattro decreti legge saranno dunque convertiti in un un’unica legge di conversione entro il termine del 27 dicembre prossimo.
Tra le disposizioni previste dal decreto il rinvio al 1° marzo 2021 del termine di pagamento delle rate in scadenza nel 2020 della “rottamazione-ter” e del “saldo e stralcio”, già fissato al 10 dicembre 2020 dal decreto “Rilancio” (D.L. 34/2020). Quindi, per i contribuenti in regola con il pagamento delle rate 2019, il mancato, insufficiente o tardivo versamento di quelle in scadenza per l’anno 2020 non determina la perdita dei benefici delle predette definizioni agevolate, se le stesse verranno integralmente corrisposte entro il 1° marzo 2021. Per tale termine non sono previsti i cinque giorni di tolleranza di cui all’articolo 3, comma 14-bis, del D.L n.119/2018.