Nuovi limiti azotati per le aziende aderenti all’azione 214.1 nel 2013

07/05/2013

Frumento Tenero, Riso e Melo: queste sono le colture interessate dalla riduzione dei limiti massimi di concimazione azotata ammessi nel 2013 dalle norme regionali attuative dell’agricoltura integrata (azione 214.1 del PSR, comunemente chiamata 2078). Un po’ di storia: i limiti di concimazione azotata nelle Misure agroambientali sono definiti coltura per coltura a livello regionale riducendo di almeno il 30% il quantitativo azotato “di base” valutato sulle normali concimazioni effettuate dalle aziende. Nella procedura di approvazione del PSR 2007-2013 presentata all’Unione Europea sono stati definiti i livelli massimi di concimazione azotata: naturalmente per ogni coltura è stata presentata la documentazione attestante che il livello massimo ammesso era compatibile con la riduzione di almeno il 30% del livello “di base”. La Commissione Europea di valutazione del PSR piemontese ha ritenuto che la dimostrazione dei livelli ”di base” non fosse sufficientemente autorevole per l’approvazione dei massimali di concimazione azotata previsti dal Programma di Sviluppo Rurale. Pertanto nel 2007 – primo anno di applicazione dell’attuale PSR – i livelli azotati sono stati ridotti per alcune colture, tra le quali Frumento Tenero, Riso e Melo. La Regione Piemonte nel 2008 ha quindi riproposto alla Commissione Europea i propri livelli di concimazione suffragandoli con prove e dimostrazioni sia a livello sperimentale che a livello di singola azienda agricola. In attesa che le modifiche proposte venissero approvate, la Regione ha ammesso l’adozione da parte delle aziende aderenti alle misure di agricoltura integrata i maggiori limiti di concimazione azotata contenuti nel PSR per Frumento Tenero, Riso e Melo. Questi livelli massimi sono stati utilizzati dalle aziende aderenti negli anni 2008-2009-2010-2011 e 2012. In tutti questi anni l’Unione Europea ha chiesto diverse volte chiarimenti e integrazioni, cui i funzionari regionali hanno sempre risposto. Ad oggi, però, non si registra nessuna approvazione dalla Commissione europea a quanto la nostra regione ha prodotto e richiesto: tutte le prove portate a dimostrazione delle tesi piemontesi non hanno convinto i commissari, tanto che durante un incontro tenutosi a Bruxelles lo scorso 5 febbraio i funzionari comunitari hanno richiesto ulteriori chiarimenti in merito. Pertanto, prudenzialmente, la Regione Piemonte ha deciso di apportare riduzioni ai livelli massimi di concimazione azotata delle colture del Frumento Tenero, Riso e Melo:

Se per Frumento Tenero la riduzione è pressoché trascurabile, per Riso e Melo, invece, ci troviamo di fronte a riduzioni consistenti (10%-15%). A questo punto le aziende aderenti alle Misure agroambientali 2013 possono scegliere due opzioni: adeguarsi ai nuovi limiti oppure rispettare le linee tecniche in vigore fino al 2012 (livello più elevato); nel caso in cui l’UE non approvasse le nostre ulteriori motivazioni alle aziende che volessero mantenere i limiti precedentemente in vigore saranno comminate riduzioni di premio che saranno calcolate, come si legge nella circolare regionale, “al livello più basso previsto dalle disposizioni in tema di riduzione dei pagamenti”. Questo livello, che la Regione non ha voluto quantificare, dovrebbe essere il 5% del premio delle colture per le quali sono stati abbassati i limiti massimi di concimazione azotata ammessi. A quanto è dato sapere saranno le aziende estratte a controllo a campione che dovranno dimostrare il rispetto dei nuovi limiti o il mantenimento dei precedenti: a queste ultime verranno applicate le penalità.