Le proposte del Piemonte per la frutticoltura

04/05/2011

La Regione Piemonte contribuisce costruttivamente al dibattito interno all’Arefhl, l’Assemblea delle Regioni Europee Frutticole, confronto volto a tracciare le linee guida di una futura PAC che si traduca concretamente in una politica frutticola forte e sinergica, competitiva
nelle sfide imposte dal sistema agricolo moderno.
“Il Piemonte ha portato sul tavolo una serie di argomentazioni coerenti con quelle che erano state le posizioni argomentate precedentemente nel corso del Forum delle Regioni” ha commentato il presidente di Confagricoltura Alessandria Gian Paolo Coscia.
Tre in particolare gli emendamenti proposti dalla Regione Piemonte: in primo luogo la rivendicazione di maggiore attenzione per il comparto
frutticolo il quale, pur rappresentando dal punto di vista economico il 17% della produzione agricola europea con ricadute importanti sull’occupazione, riceve meno del 4% del sostegno finanziario spettante al settore primario.
“Il Piemonte ha proposto inoltre un’assicurazione commerciale: è giusto incentivare i produttori europei ad investire più coraggiosamente sul mercato, ma altrettanto doveroso è tutelare gli  stessi, i quali si espongono quotidianamente ad un tasso di rischio non trascurabile”
ha aggiunto Coscia.
Infine, l’interesse della Regione Piemonte si è spostato sul necessario rispetto delle regole di produzione volte a salvaguardare la sicurezza alimentare, norme che devono essere uguali e rigorose per tutti: in caso contrario i regolamenti che gli agricoltori dell’Unione sono giustamente tenuti a rispettare, si traducono in un evidente svantaggio competitivo per le nostre aziende mentre l’ingresso di prodotti dai Paesi terzi, senza le necessarie garanzie di salubrità, può seriamente mettere a rischio la salute dei consumatori.