Una tappa importante nel percorso di costruzione del nuovo PSR: inviato alla Commissione europea l’accordo di partenariato riferito all’Italia

30/05/2014

Il 22 aprile è stato inviato alla Commissione europea il testo dell’Accordo di partenariato riferito all’Italia, il documento previsto dal regolamento (UE) n.1303/2013 per definire la strategia per l’impiego dei fondi strutturali e di investimento europei (denominati fondi SIE) per il periodo 2014-2020.
Riguarda i fondi della politica di coesione (il FESR, Fondo europeo di sviluppo regionale e il FSE, Fondo sociale europeo), il Fondo europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (FEASR) e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).
In base a quanto stabilito dal negoziato sul quadro finanziario pluriennale per il 2014-2020, l’Italia beneficerà di 10,4 miliardi di euro per il FEASR e di 31,1 miliardi di euro di fondi FSE e FESR. Alla quota comunitaria si aggiungerà il cofinanziamento nazionale, attraverso un Fondo di rotazione e il cofinanziamento regionale. Nel caso dei programmi regionali (POR, Programmi operativi regionali e PSR, Programmi di sviluppo rurale), il Fondo di rotazione assicura il 70% del cofinanziamento nazionale rimanendo il restante 30% a carico dei bilanci regionali.
L’Accordo di partenariato è articolato in undici Obiettivi Tematici (OT), secondo quanto previsto dal regolamento (UE) n. 1303/2013. Analizza le disparità, le esigenze di sviluppo e le potenzialità di crescita e riporta, per ogni OT, le linee di indirizzo strategico, le azioni e i risultati attesi. Lo sviluppo rurale concorre al raggiungimento degli OT attraverso le 6 priorità e le 18 focus area previste dal regolamento (UE) n. 1305/2013.
L’accordo di partenariato è frutto di un lungo processo che ha visto coinvolte tutte le regioni e le amministrazioni centrali, le rappresentanze degli Enti locali e il partenariato economico-sociale.
La Commissione è tenuta a inviare le proprie osservazioni entro tre mesi dalla data di presentazione dell’Accordo.
Nell’attesa proseguiranno le attività di confronto e approfondimento necessarie alla definizione dei programmi operativi (fra cui i PSR) che dovranno essere trasmessi alla Commissione europea entro il prossimo 22 luglio. La Commissione, a sua volta, ha 6 mesi di tempo per formulare le proprie osservazioni ai programmi operativi, i quali, pertanto, saranno approvati in forma definitiva nei primi mesi del 2015.