In breve del 5 Giugno 2014

05/06/2014

Verifiche periodiche celle frigo latte e predisposizione del registro del sistema
Le imprese che utilizzano impianti fissi di refrigerazione, condizionamento d’aria, pompe di calore nonché di protezione incendio contenenti 3 kg o più di gas fluorurati a effetto serra ogni anno sono obbligate a inviare al ministero dell’Ambiente, tramite l’istituto ISPRA, la dichiarazione ai sensi dell’art. 16, comma 1, del Dpr del 27 gennaio 2012, n.43, contenente informazioni circa la quantità di emissioni in atmosfera di detti gas, in base ai dati contenuti nel registro di impianto che ogni azienda deve detenere e compilare in base alle verifiche periodiche.

Tutte le apparecchiature e gli impianti contenenti 3 kg o più di gas fluorurati devono essere sottoposti a verifiche periodiche per il controllo di eventuali perdite di gas fluorurati. Tali verifiche e controlli devono essere effettuati esclusivamente da personale tecnico certificato e iscritto al Registro Nazionale delle persone delle imprese certificate.

Le verifiche sugli impianti di cui sopra devono avvenire secondo una specifica frequenza.

Tutti gli operatori di apparecchiature e impianti contenenti 3 kg o più di gas fluorurati devono inoltre tenere il registro dell’apparecchiatura e, nel caso di impianti antincendio il registro di sistema. Per informazione rivolgervi all’Ufficio Tecnico di Confagricoltura Torino (011.5741315).


Pac, la proposta del Ministero
Il ministero delle Politiche agricole ha finalmente redatto la “bozza” definitiva – almeno così dovrebbe essere – di quanto deciso martedì scorso sugli aiuti accoppiati della Pac. Tra una cancellazione e l’altra il tema dell’agricoltore attivo. In aggiunta alle persone fisiche o giuridiche, o alle associazioni di persone fisiche o giuridiche di cui articolo 9, paragrafo 2, del Regolamento UE 1307/2013, non sono concessi pagamenti diretti a:

persone fisiche o giuridiche che svolgono attività di intermediazione creditizia (banche e finanziarie);

persone fisiche o giuridiche che svolgono attività di intermediazione commerciale;

società per azioni, cooperative e mutue assicurazioni che svolgono attività di assicurazione e/o di riassicurazione;

Pubblica Amministrazione, fatta eccezione per gli enti che effettuano formazione o sperimentazione in campo agricolo.

Sulla base di quanto previsto dall’articolo 9.3 lettere a) e b), vengono invece considerati agricoltori in attività, i soggetti che dimostrano uno dei seguenti requisiti:

- iscrizione all’INPS come coltivatori diretti, imprenditori agricoli professionali, coloni e mezzadri;

- Partita IVA attiva in campo agricolo con proventi agricoli superiore a 7.000 euro per anno.

Per quanto riguarda l’attuazione, le decisioni assunte nel quadro dell’accordo formeranno oggetto di revisione alle condizioni stabilite dalla pertinente normativa comunitaria, previa analisi di impatto sull’applicazione della Pac 2014-2020, da portare a termine entro il 2016. Nelle verifica dell’impatto particolare attenzione sarà posta alla verifica della ricaduta del sostegno accoppiato all’interno dei singoli settori, delle diverse aree territoriali di intervento.

Ma – e non è di poco conto - si procederà ad una verifica dell’impatto settoriale anche alla luce delle scelte effettuate dagli altri Stati membri.

Tra gli obiettivi strategici l’attenzione ai giovani e al lavoro:

ai giovani agricoltori viene assegnata la quota massima di riserva attribuibile sui pagamenti diretti e verrà proposta la differenziazione dei premi dell’accoppiato per i giovani agricoltori; inoltre è stato scelto di sottrarre i salari legati all’attività agricola prima di procedere alla riduzione del pagamento (art.11);

si è deciso di concentrare l’attenzione sulla filiera zootecnica, con l’obiettivo di trovare un nuovo modello sostenibile di produzione, recuperando margini di efficienza e ridurre la dipendenza dall’estero;

di semplificare l’applicazione degli strumenti: utilizzare il regime semplificato per i piccoli agricoltori, utilizzando la soglia massima stabilita da regolamento; innalzamento della soglia minima di pagamento per i beneficiari degli aiuti diretti;

di favorire le zone montane e svantaggiate: la definizione di agricoltore attivo prevede livelli differenziati di aiuti in favore delle aziende localizzate in montagna o in zone svantaggiate; previsione di livelli diversificati di premio in relazione alla localizzazione delle aziende in zone meno favorite;

qualità e salubrità degli alimenti: previsione di premi differenziati in presenza di produzioni di qualità e premi per contrastare la diffusione di malattie degli animali.

Tra le novità anche l’impegno, da parte delle Regioni, nell’ambito dei rispettivi PSR, ad attivare una misura, dotata di adeguate risorse, a cui i soggetti interessati potranno accedere con l’obiettivo di sostenere l’ammodernamento della meccanizzazione nelle aree rurali.

Di seguito il link al documento del Ministero

https://dl.dropboxusercontent.com/u/55109090/RELAZIONE-PAC-SU-AIUTI-ACCOPPIATI-DOCUMENTO-DEFINITIVO.pdf