Bilancio dell’annata risicola: la situazione del Casalese

12/11/2010

Con l’approssimarsi della chiusura dei lavori nelle nostre campagne, abbiamo incontrato Gianni Girino, presidente della Sezione risicola di Confagricoltura Alessandria, al fine di fare il punto della situazione sullo stesso cereale.
1) Buongiorno Gianni, partiamo da alcune considerazioni generali. Qual è stato l’andamento stagionale?
La stagione 2010 è iniziata con parecchie problematicità nel periodo della semina. Per causa di forza maggiore (prevalentemente piogge) alcune operazioni sono state ritardate di parecchi giorni. Altre difficoltà si
sono avute per colpa di piogge e freddo nella fase della nascita del riso, benché spesso i lavori si siano svolti nelle tempistiche giuste.
Per quanto concerne l’andamento climatico, esso è stato piuttosto problematico con freddo e piogge fino a fine giugno, il che non ha fatto altro che ritardare rispetto alla norma la nascita del riso. Un luglio molto
caldo ha portato un po’ avanti la maturazione, ma poi agosto settembre e ottobre hanno di nuovo rallentato il raccolto, facendolo diventare piuttosto tardivo ed in alcuni casi non molto maturo.
2) Qual è la situazione dei prezzi e del mercato attualmente? La situazione prezzi è la seguente: Carnaroli
50 - 52 €, Volano - Arborio 45 €, Baldo - Roma 40 - 45 €, Sant’Andrea 35 €, Loto - L. A. 30 €, Selenio - Brio 30 €, Centauro - Balilla 28 €, Indica – L. B. 24 - 25 €.
Come si può notare c’è una certa differenza di prezzo tra i vari gruppi. L’aspettativa è che gli Indica a fine raccolto possano aumentare un po’ di prezzo, perché a queste cifre non si riescono a coprire le spese. Sui prezzi dei Lunghi A da Parboiled (Loto, ecc.) e dei Tondi, la speranza è che possano aumentare un pò, mentre per il gruppo dei risi da interno i prezzi sono già buoni e la speranza è che possano mantenerli.
3) Analizzando il prodotto riso, come sono quest’anno qualità e quantità? Per quanto si è potuto vedere fin da ora è una campagna in cui ci possono essere dei risultati molto differenti, ma in generale considerando
il notevole ritardo della maturazione è probabile che ci sia una produzione sicuramente inferiore
rispetto all’anno scorso, che tra l’altro era stata molto buona, ed una resa alla lavorazione
più bassa sempre rispetto al 2009.
Questo lascia quindi presupporre che la produzione totale non sia superiore a quella dell’anno scorso, pur avendo avuto un aumento notevole della superficie.
Qualitativamente sembra che sia una buona campagna, con molta meno macchia ed anche molte meno malattie rispetto al 2009.
Unico neo risulta la presenza di grani verdi e quindi di gessato, soprattutto nei casi in cui la maturazione non è stata ottimale.
4) Con uno sguardo più ampio, Gianni Girino, è possibile effettuare una panoramica sul mercato internazionale?
Per quanto riguarda il mercato internazionale, la principale considerazione è che le tensioni di mercato che stanno vivendo gli altri cereali possono trascinare al rialzo anche le quotazioni dei risi.
Che tutto questo sia frutto della presenza di una maggiore domanda rispetto all’offerta oppure sia il risultato di speculazioni non sono in grado di saperlo. Certo è che se ci dovesse essere un aumento del prezzo internazionale, il maggior beneficiario dovrebbe essere il riso Indica.
5) Quali sono le aspettative per la nuova campagna? Considerando l’aumento dei prezzi degli altri cereali, in particolare del mais e del grano, è probabile che per la prossima campagna ci sia una riduzione della superficie coltivata a riso che dovrebbe ritornare più vicina
alla superficie massima garantita (219.488 ha), riducendo quindi lo splafonamento e la conseguente riduzione della decurtazione del premio accoppiato rispetto a quest’anno.
Inoltre, la minora superficie investita dovrebbe spostare il baricentro più verso la domanda rispetto all’offerta con un probabile beneficio sui prezzi.