Modifica del disciplinare della DOC Piemonte: parere del Comitato Nazionale Vini

04/11/2010

Dopo una serie di consultazioni in sede regionale durata diversi mesi il Comitato Nazionale Vini ha espresso il suo
parere in merito alla modifica del disciplinare della DOC “Piemonte”. In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto di modifica, prendiamo in esame il comunicato, per evidenziare le differenze di maggior rielievo rispetto al vecchio disciplinare.
Vengono introdotte innanzitutto nuove tipologie di vino: Piemonte Bianco, Piemonte Sauvignon, Piemonte Pinot spumante, Piemonte Pinot Chardonnay spumante, Piemonte Chardonnay Pinot spumante, Piemonte Cortese spumante, Piemonte Chardonnay spumante, Piemonte rosso frizzante, Piemonte rosso frizzante, Piemonte bianco frizzante, Piemonte rosato frizzante, Piemonte Dolcetto frizzante, Piemonte Barbera frizzante, Piemonte Bonarda frizzante, Piemonte rosso, Piemonte Dolcetto, Piemonte Freisa, Piemonte Cabernet Sauvignon, Piemonte Merlot, Piemonte Pinot nero, Piemonte Syrah, Piemonte rosato, Piemonte Moscato passito, Piemonte Brachetto passito; è inoltre possibile specificare due vitigni all’interno dello stesso vino, combinando le seguenti tipologie: Barbera, Dolcetto, Freisa, Bonarda, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah, Pinot nero.
Per i vini con indicazione del vitigno è obbligatoria la presenza delle uve derivanti da tale vitigno per almeno l’85%, salvo per il Piemonte Moscato passito, che richiede la presenza del 100% di uve Moscato; per designare un vino
con due vitigni, esso deve derivare dal taglio di mosti o vini derivanti dai due vitigni indicati e la varietà che concorre in misura minore deve rappresentare almeno il 15% del totale.
Una novità di rilievo riguarda l’estensione a tutto il territorio regionale della Denominazione, a differenza di quanto indicato nel vecchio disciplinare, che escludeva alcuni comuni dalla zona di produzione. Rimangono
alcune restrizioni relative alla Zona di produzione per alcune tipologie di vino, quali Piemonte Moscato, Piemonte Moscato passito.
Relativamente alla norme per la viticoltura, nelle province tradizionalmente viticole (Alessandria, Asti, Cuneo) per i nuovi impianti deve essere adottato un seto di impianto che garantisca una densità di almeno 3300 ceppi/ha. Sono state introdotte alcune novità in merito alle rese di uva per ettaro: Piemonte bianco 140 q, Piemonte bianco frizzante 140 q, Piemonte rosso 130 q, Piemonte rosso frizzante 130 q, Piemonte rosato 130 q, Piemonte rosato frizzante 130 q, Piemonte Barbera 120 q, Piemonte Barbera frizzante 120 q, Piemonte Dolcetto 110 q, Piemonte
Dolcetto frizzante 110 q, Piemonte Freisa 95 q, Piemonte Cabernet Sauvignon 110 q, Piemonte Merlot 110 q, Piemonte Pinot nero 110 q, Piemonte Syrah 110 q, Piemonte Cortese 130 q, Piemonte Cortese frizzante 130 q, Piemonte
Cortese spumante 130 q, Piemonte Sauvignon 110 q, Piemonte Brachetto passito 60 q; a questi quantitativi, nelle annate favorevoli la produzione globale ad ettaro può raggiungere la mssimo il 20% in più dei precedenti
limiti di resa elencati.
Le rese da uva a vino saono peri al 70%, escludendo Piemonte Moscato passito e Piemonte Brachetto passito, che prevedono una resa di vinificazione pari al 50%. Alcune tipologiedevono essere sottoposte ad invecchiamento:
Piemonte Moscato passito 12 mesi dal I gennaio dell’anno successivo alla vendemmia, Piemonte Brachettto passito 12 mesi dal I gennaio dell’anno successivo alla vendemmia, Piemonte Albarossa 12 mesi dal I novembre dell’anno della vendemmia, Piemonte Freisa 4 mesi dal I novembre dell’anno di produzione delle uve.
È possibile far ricadere i superi di campagna dele DOCG insistenti nella medesima area di produzione all’interno della DOC Piemonte, previa autorizzazione della Regione, successiva alla richiesta del Consorzio di tutela della
DOCG interessata e sentite le Organizzazioni di categoria.
In etichetta, per tutti i vini appartenenti alla DOC Piemonte è obbligatoria l’indicazione delll’annata in etichetta, ad esclusione delle tipologie spumanti e frizzanti.
In merito al confezionamento, è consentito l’uso dei Bag in Box per le seguenti tipologie (anche per le tipologie frizzanti e spumante, se possibile): Piemonte rosso, Piemonte rosato, Piemonte bianco, Piemonte Chardonnay, Piemonte Cortese, Piemonte Sauvignon, Piemonte Barbera, Piemonte Bonarda, Piemonte Dolcetto, Piemonte Grignolino, Piemonte Freisa, Piemonte Cabernet Sauvignon, Piemonte Merlot, Piemonte Pinot nero, Piemonte Syrah. Il Piemonte Albarossa deve essere confezionato in recipenti tradizionali di capacità inferiore ai 5 litri, con esclusione delle bottiglie da 2 litri e dei Bag in Box.
È ammessa la qualificazione “vigneti di montagna” per i vini prodotti con uve provenienti da vigneti con altitudine media superiore ai 500 m s.l.m., pendenza media pari o superiore al 30%, impainti sistemati a gradoni o terrazze, ubicati in alcuni Comuni.