In breve dell'11 Settembre 2014

11/09/2014

Phil Hogan commissario europeo all’agricoltura
Agrinsieme, il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative agroalimentari, esprime le sue "vive congratulazioni e gli auguri sinceri di un proficuo lavoro nell'interesse dell'agroalimentare europeo" al nuovo Commissario Ue designato per l'Agricoltura, Phil Hogan. "Le questioni aperte e gli appuntamenti strategici che attendono il settore primario in Europa richiedono molto impegno e attenzione”, sottolinea il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative del settore agroalimentare.” L'embargo russo ai prodotti agricoli europei è la priorità da risolvere, ma poi bisogna procedere spediti sugli atti della nuova Pac, sul nuovo regolamento per il biologico, sulla vicenda Icann e sugli accordi commerciali con gli Stati Uniti. C'è bisogno di una forte coesione da parte di tutti gli Stati membri per affrontare le sfide che ci attendono” conclude Agrinsieme. “Noi siamo pronti a fare la nostra parte, nell'interesse degli agricoltori, con l'obiettivo primario della crescita dell'agricoltura e del suo apporto nella ripresa dell'economia”

 
Embargo, aiuti bloccati
La Commissione europea ha annunciato ieri di aver "sospeso le misure di emergenza (introdotte dopo l'embargo russo) per frutta e verdura deperibile e ora sta cercando di progettare un sistema più mirato", a causa "di un aumento sproporzionato di richieste per alcuni prodotti".

Da fonti comunitarie si apprende che Bruxelles nutre seri dubbi sul fatto che i dati presentati dalla Polonia siano realistici. Per le misure introdotte il 18 agosto scorso l'Ue ha messo a disposizione 125 milioni di euro. La decisione è stata presa - spiega la Commissione europea - "per evitare di compromettere l'efficacia delle misure di emergenza e raggiungere l'obiettivo di stabilizzare i mercati di quei prodotti in tutti gli Stati membri colpiti dall'embargo russo. Bruxelles si impegna quindi a presentare a breve uno schema di intervento più mirato, tenendo in considerazione quanto è avvenuto".

Per l’agenzia Ansa i dati parlano da soli. Secondo quanto appreso, l'87% di fondi destinati a sostenere i produttori Ue di ortofrutta deperibile è stato reclamato da produttori polacchi. Solo per cetrioli e cetriolini le richieste polacche sono pari al 487% dell'export annuale di tutta l'Ue verso la Russia. Stessa tendenza per cavolfiori e broccoli (il 286% delle esportazioni annuali Ue per la Russia), per i cavoli si raggiunge il 231% dell'export Ue verso Mosca. Quanto alle richieste per i peperoni equivalgono al 62% della produzione annua della Polonia.

Il commissario Ciolos assicura che la Commissione europea rimane impegnata a sostenere quei produttori che hanno improvvisamente perso un importante mercato a causa delle misure russe. Intendo presentare - dice - un nuovo regime nei prossimi giorni più mirato ed efficiente, continuando questo percorso". I 125 milioni di euro messi a disposizione dall'Ue lo scorso 18 agosto, per interventi sull'ortofrutta deperibile, sono destinati per un massimo di 82 milioni di euro a mele e pere e per 43 milioni a pomodori, carote, cavoli, peperoni, cavolfiori, broccoli, cetrioli e cetriolini, funghi, mele, pere, prugne, frutti di bosco, uva da tavola fresche e kiwi. Un contributo più elevato va a chi è membro di organizzazioni di produttori.