L'Aratro n. 8 Settembre 2017 - page 2

SETTEMBRE 2017
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A
nche il prestigioso New
York Times si è occupato,
con preoccupazione, del-
l’ultima torrida estate che
stiamo vivendo e che ha antici-
pato di molto non solo la rac-
colta delle uve, ma anche delle
altre coltivazioni.
Vendemmiare i Dolcetti ad
agosto e i Nebbioli a settembre
non si era quasi mai visto nelle
Langhe o nelle altre regioni viti-
vinicole del nostro Paese.
Percorrendo poi la Pianura Pa-
dana da Verona fino a Casale,
verso il 25 agosto, ho potuto
notare che i pochi campi di
mais ancora in piedi erano
completamente secchi, come
normalmente capitava alla fine
di settembre.
Difficile dire se stiamo vera-
mente vivendo un cambia-
mento climatico che va verso un
deciso aumento delle tempera-
ture e il calo delle precipita-
zioni, anche se le ultime due
estati e l’ultimo inverno questo
lascerebbero pensare.
Sicuramente come agricoltori
abbiamo immediato sentore di
questi effetti climatici molto
prima e più di altri, visto che
toccano direttamente la nostra
vita e il nostro lavoro.
Ammettendo però che questo
cambiamento sia effettivamente
in atto, quali possono essere le
soluzioni per risolverne o al-
meno mitigarne gli effetti?
Sicuramente una seria politica
di implementazione degli in-
vasi, ormai da troppo tempo
fermi a quelli costruiti nel do-
poguerra, aiuterebbe perlo-
meno le attuali zone irrigue op-
pure potrebbe crearne delle
altre.
Noi italiani siamo famosi nel
mondo per la costruzione di
dighe. Sarebbe ora che ricomin-
ciassimo a costruirle anche a
casa nostra, così come un piano
irriguo nazionale potrebbe por-
tare la possibilità di irrigare
anche in zone dove questo ora
non è possibile e salvarle da un
inesorabile declino.
Inoltre bisognerebbe sostenere
la ricerca, che sta già svilup-
pando varietà molto più resi-
stenti alla siccità, senza coprirsi
gli occhi di fronte alle possibi-
lità che la cis-genetica e le mo-
derne tecniche di laboratorio ci
mettono oggigiorno a disposi-
zione.
Infine, deve essere riconosciuta
ed incoraggiata l’opera di salva-
guardia del territorio svolta
dagli agricoltori, specialmente
nelle zone svantaggiate.
Di fronte a questi cambiamenti
climatici, che comportano
anche precipitazioni di una vio-
lenza sconosciuta fino ad alcuni
anni fa nei nostri areali, riveste
sempre maggiore importanza la
presenza e la conoscenza del
territorio da parte da chi lo vive
quotidianamente e può interve-
nire o almeno segnalare con
prontezza eventuali dissesti
idrogeologici.
Oggi più che mai quindi l’opera
degli agricoltori riveste grande
importanza per la collettività.
Luca Brondelli
L’agricoltura sentinella e vittima dei cambiamenti climatici
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INITO DI IMPAGINARE IL
04/09/2017
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Stampato su carta ecologica riciclata
I N C O L L A B O R A Z I O N E C O N
P R E S E N T A
I L N U O V O C E R E A L E N A T U R A L E :
P i ù R u s t i c o , P i ù S a l u t a r e , P i ù G u s t o s o .
Atti fiscali via PEC
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al 1° luglio 2017 gli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate devono essere
notificati via PEC – Posta elettronica certificata. La novità caratterizza le mis-
sive dell’amministrazione finanziaria, con la conseguenza che dalla ricezione
nella casella di posta decorrono i termini sia di adesione sia di impugnazione.
Inoltre questa novità comporta il fatto che sia gli studi professionali, sia l’amministra-
zione, devono tener conto delle nuove disposizioni anche dal punto di vista orga-
nizzativo. Di fatto, i termini di impugnazione iniziano a decorrere non dalla mate-
riale “apertura” della mail ricevuta, bensì dall’accettazione da parte del sistema. È
evidente che ogni contribuente deve così diligentemente monitorare la propria ca-
sella PEC, al fine di non rischiare la definitività di provvedimenti notificatigli.
Pagamento dei contributi agricoli per l’anno in corso
Gli associati sono invitati a passare nei nostri Uffici Zona per ritirare
i Mod. F24 compilati per procedere al versamento dei contributi alle
prossime scadenze previste (
16 settembre, 16 novembre, 16
gennaio
). Ricordiamo che è scaduto il 16 luglio scorso il termine
per il pagamento della prima rata.
L’INPS non invierà più al domicilio dei lavoratori autonomi agricoli il
consueto avviso contenente tutte le informazioni utili per effettuare il
versamento dei contributi previdenziali, assistenziali, obbligatori.
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